Teramo. Grande partecipazione in occasione del Premio Fava, ieri pomeriggio nel gazebo del Bar Grand Italia di Teramo, alla presentazione il primo libro di Sergio Scacchia.
Il volume, intitolato “Silenzi di pietra” è stato concepito con la naturalezza che contraddistingue gli scritti di Scacchia, che già conosciamo come attento cronista de L’Araldo Abruzzese, di Blu24magazine e di diversi siti e blog presenti su internet. Il sottotitolo “Ghosto town, chiese e tratturi tra Laga e Sibillini” introduce già in un percorso che sa di fantastico, evocando paesi fantasma e percorsi antichi che appartengono alla memoria più recondita di ogni teramano.
L’autore compie un viaggio letterario nella parte più recondita del centro Italia, nei monti della Laga e i Sibillini, montagne al confine tra le Regioni Lazio, Abruzzo e Marche. Il cammino tra paesi abbandonati, memorie di pastori e carbonai, storie e leggende, tradizioni e curiosità porta il lettore in un mondo incantato, con sullo sfondo una natura incredibilmente bella, che sembra inventato ma, in realtà, esiste ad un passo da casa.
Un mondo che, purtroppo, rischia di sparire; e quindi il volume di Scacchia assume anche i connotati di una testimonianza, vera, di una realtà che appartiene a tutti ma che rischia, a breve, di non esistere più. Il libro è il primo della collana “Di uomini e luoghi”, edita dalla Demian Edizioni.