Lanciano. E’ stato un “Dono” da record quello che si è da poco concluso a Lanciano, in occasione dei 500 anni della diocesi.
Più di 50 carri hanno pacificamente invaso corso Trento e Trieste in un tripudio di colori, balli, canti e tanti frutti della terra portati in onore della Madonna del Ponte.
Un “Dono” che ha portato in piazza più di 10mila persone che hanno stretto in un grande abbraccio la sfilata dei donativi fino ad accompagnarla davanti la cattedrale in piazza Plebiscito.
Un “Dono” aperto ancora una volta dal Gruppo Tradizione di Mimmo Spadano che, dopo il successo dell’anno passato, è riuscito a mettere insieme circa un centinaio di persone per cantare i tradizionali inni alla Madonna del Ponte.
“Un’edizione che ci rende orgogliosi del lavoro fatto finora – ha commentato con soddisfazione il direttore delle Feste di Settembre, Stefano Angelucci Marino – e non possiamo che ringraziare le contrade di Lanciano, vere ed uniche protagoniste del nostro 8 settembre”.
Frutta, grano, dolci, animali, riproduzioni di antichi mestieri o degli orti tipici delle nostre contrade. Abiti folcloristici e delegazioni anche da fuori Lanciano, come la Compagnia delle Tradizioni Teatine che, per il secondo anno consecutivo, ha sfilato a Lanciano omaggiando la Madonna del Ponte.
Sono tanti i frutti della terra, e non solo, portati in dono alla Madonna del Ponte che, insieme alle tradizionali pietanze cotte, questa sera, dalle 19.00, saranno vendute all’asta in piazza Plebiscito.
Una grande manifestazione di fede, tradizione e folclore che ogni anno, dal lontano 11 agosto 1833, si ripete a Lanciano e che, visti i tanti giovani presenti, si spera possa continuare a vivere per altri 182 anni.
“Lo storico corteo lancianese del “Dono” che ha visto migliaia di partecipanti si è aperto oggi con un carro “No Ombrina” – si legge in una nota di No Ombrina – con decine di cartelli delle contrade anti-trivelle, uno per contrada, e con una performance “No petrolio” dell’artista Nicola Antonelli. La comunità frentana, in un’occasione molto sentita dalla popolazione nell’anno del cinquecentenario della Diocesi Lanciano-Ortona, ha lanciato stamattina l’ennesimo appello contro la deriva petrolifera che il Governo Renzi vuole imporre all’Abruzzo e all’Adriatico. La manifestazione ha confermato l’attaccamento e l’amore dei cittadini al proprio territorio e al mare. Chiedono a gran voce il rispetto dell’ambiente, della salute e dell’economia del turismo e dell’agricoltura. Grazie all’impegno dell’Associazione Nuovo Senso Civico, degli organizzatori e dei partecipanti, il Coordinamento No Ombrina ha nuovamente riportato l’attenzione su una vertenza strategica per l’intera regione. Le stesse immagini che alleghiamo al comunicato rappresentano bene il comune sentire di tutti gli abruzzesi che ormai non perdono occasione per esprimere la loro posizione fieramente contraria a questa deriva petrolifera. Ormai appare veramente incredibile l’atteggiamento anti-democratico di chi vuole governare il paese senza ascoltare la voce dei suoi abitanti, imponendo solo la logica del profitto su quella della difesa e della salvaguardia del bene comune. Il Dono che ognuno di noi vorrebbe fare alla propria terra è quello di un futuro sano e di benessere comune e per questo libero da operazioni inaccettabili e nefaste come quella che vuole imporci Ombrina Mare”.