Altino. Bucatini con alici fresche al “sole delle macchie”, filetti di baccalà al limone e fantasia di gelato, il tutto elaborato con il peperone dolce di Altino: il menu della contrada Briccioli vince il Palio culinario al VII Festival dedicato al prodotto tipico locale.
Un premio prestigioso, conferito quest’anno da una giuria tecnica di indiscussa qualità, composta dagli chef del territorio Cinzia Mancini, Vincenzo Giampiero, Claudio Pellegrini, dal campione del mondo di pasticceria Emmanuele Forcone e presieduta da Ermanno Di Paolo, docente all’istituto alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria.
“Un menu semplice e povero come era usanza nelle famiglie contadine, condito dal “sole delle macchie” cioè un misto dei prodotti dei nostri orti, dal peperone dolce di Altino al granturco, dalla mentuccia al finocchietto selvatico – commenta ritirando la piletta del Palio la massaia Rosanna, che ha allestito il menu della contrada vincitrice e che di professione fa la sarta ma con una grande passione per la cucina -. Dedico questa vittoria a zio Giustino D’Alonzo che mi ha insegnato a cucinare per i grandi banchetti”.
Oltre al menu vincitore del Palio, la giuria ha assegnato anche il premio per la Ricetta d’autore intitolato ad “Annamaria De Laurentiis”, vinto dalla contrada Fonte e Mandrelle con gli Spaghettoni di pasta fresca alla farina senatore Cappelli, conditi con pesto di peperone verde, zucchine dell’orto della contrada e scaglie di pecorino.
Altissimo il gradimento dei dolci preparati in grandi quantità dalle massaie e apprezzati anche dalla giuria tecnica, “per la capacità non comune – commenta il presidente di giuria, lo chef Ermanno Di Paolo – di esaltare il peperone dolce di Altino nei vari dessert”.
Per soddisfare i palati del pubblico, le massaie hanno cucinato quintali di ingredienti. Qualche numero: un quintale di baccalà nella cucina di contrada Briccioli, 120 kg di salsiccia a Fonte Mandrelle, 600 cofanetti di melanzane a Quart’ammont, 110 kg di trippa nella cucina di contrada Colli, 1600 cicerchiate a Fonte Lama, 3 quintali di costate di maiale alla contrada La Selva e 700 porzioni di crostata a Sant’Angelo. Sono stati, infine, circa 400 i chili di peperone dolce di Altino, l’ingrediente principe del Palio, usati dai contradaioli per la preparazione dei 21 piatti proposti.
Il Festival non è solo cucina ma anche folclore: le contrade si sono cimentate nella ricostruzione di scenette agresti, con serenate, cori e balli tradizionali ed esibendosi davanti all’apposita giuria, che ha premiato la contrada Quart’Ammont per il secondo anno consecutivo.
“Non è avanzato nulla agli stand delle contrade – commenta soddisfatto Sebastiano Scutti, presidente dell’Associazione di tutela del peperone dolce di Altino -. La VII edizione conferma il trend in crescita del Festival: nella serata del sabato abbiamo registrato la maggiore affluenza di pubblico, in parte inattesa tanto da aver dovuto far ricorso, oltre alle tre navette della Sangritana già sul posto, ad un quarto autobus della Di Fonzo che ringrazio per il pronto intervento”.