Mosciano. Due piante di mele e pere tipiche del territorio. E’ l’impegno che a partire da domenica prossima, 7 marzo 2010, ogni nonno di Mosciano Sant’Angelo prenderà con il nipote (naturale o acquisito dalla scuola elementare o media) per lasciare in eredità piante da frutto di una volta di cui si rischia di perdere la memoria.
L’iniziativa, dal sapore un po’ retrò e perciò genuina come le cose buone di una volta, parte dal Circolo anziani di Mosciano in collaborazione con l’amministrazione comunale e dell’ attivissima Condotta Slow Food di Val Vibrata-Giulianova. Domani, con inizio alle 9.30, nella sala riunioni del Circolo anziani l’iniziativa sarà presentata ufficialmente nel corso del convegno “Il Gusto della Memoria” dedicato al recupero culturale e agronomico delle piante antiche, alberi da frutto in modo particolare, la cui presenza ha caratterizzato da sempre il paesaggio agrario locale. “La diversità agricola è cultura da tramandare possibilmente come esperienza viva” ricorda il fiduciario Slow Food Raffaele Grilli “L’iniziativa è educazione alla diversità, un modo per ribadire il valore del cibo buono, pulito e giusto”. “Il reimpianto degli alberelli negli orti di casa – aggiunge Silvio Pirozzi, segretario dell’associazione Circolo Anziani di Mosciano – consentirà alle famiglie di avere a disposizione secondo stagione varietà di frutta locale altrimenti introvabili, con indubbio vantaggio per la salute e la qualità dello stile di vita. Un’azione virtuosa per salvaguardare l’identità del luogo di appartenenza, riqualificare la qualità dell’ambiente e, magari, creare un’occasione di economia valorizzando i prodotti tipici del territorio”.