Non una mostra come le altre, ma un’occasione per osservare da vicino la fabbrica della scrittura di Flaiano attraverso i suoi taccuini, gli schizzi, i dattiloscritti che precedettero e accompagnarono la stesura delle sue opere. Tutti questi documenti, per la prima volta, possono essere oggi presentati al pubblico grazie alla collaborazione dell’Università degli studi di Pavia-Fondo manoscritti e ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei. Nel 1981, infatti, la sua fondatrice, Maria Corti, strinse un accordo proprio con Rosetta Flaiano, moglie di Ennio.
A fare da cornice a questa curiosa esposizione ci sono poi naturalmente le sale del Mediamuseum, interamente dedicate a Flaiano, dove si trova ad esempio l’epistolario, ricco di testimonianze biografiche che fanno luce sui rapporti che lo scrittore riallacciò con Pescara negli ultimi anni della sua vita e dove si possono addirittura trovare delle note di Flaiano sulle reminescenze dialettali abruzzesi.
Nella giornata di domani, dalle ore 16,00 alle 17,00, avrà luogo “l’annullo filatelico” del francobollo, emesso dalle Poste Italiane, per il centenario della nascita di Ennio Flaiano. Durante l’annullo oltre al timbro delle poste italiane verrà affisso anche quello dei Beni Internazionali Flaiano.
La mostra sarà inaugurata ufficialmente domani, 5 marzo, alle ore 17,00 presso il Mediamuseum.
Serena Zavatta