Atri. Continua la promozione culturale nella città di Atri e ancora una volta al centro dell’attenzione ci sarà la Filanda Fioranelli. Il Comune nei giorni scorsi ha infatti deciso di percorrere la strada del riconoscimento a Museo di Archeologia Industriale del sito dell’Antica Filanda di Atri.
L’assessore alla Cultura Domenico Felicione a seguito del successo di pubblico riscontrato durante le giornate FAI nel mese di marzo, ha pensato infatti di invitare gli eredi della famiglia Fioranelli, che oggigiorno risiedono in diverse città italiane, per una giornata all’insegna del riconoscimento del sito che avverrà attraverso il taglio del nastro in presenza degli eredi e l’apposizione di una targa per l’identificazione dello stesso.
Nella stessa giornata che si terrà domenica 10 maggio e che inizierà con l’accoglienza della famiglia da parte del Sindaco di Atri Gabriele Astolfi e della Giunta al Palazzo Ducale per le 10,30, gli eredi saranno accompagnati in visita ai più importanti monumenti cittadini per rendere omaggio insieme a loro, alla città che ha ospitato la famiglia di Antonio Fioranelli, impresario che nel 1936 decise di impiantare proprio qui ad Atri l’opificio che raccoglieva e trasformava la lana proveniente da tutto il contado atriano.
La storica filanda è un pezzo di storia atriana in quanto oltre a custodire i ricordi delle attività legate alla tradizione silvopastorale e manifatturiera locale custodisce anche macchinari e attrezzature di indubbio valore storico come la cardatrice e il divisore provenienti dalle industrie meccaniche di Calle Mosso (Biella) delle quali si pensa che quelli del sito siano gli unici esemplari presenti in Italia poiché molte macchine del genere andarono perdute nell’alluvione che colpì l’industria del territorio Biellese nel 1969 e la filatrice Leeds, esempio tipico nel suo genere e simile alle filatrici impiegate in Inghilterra in tutta la seconda metà dell’800. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.