Atri. Unico nel panorama nazionale e regionale, nasce all’Istituto Superiore “A.Zoli” di Atri, il Liceo Classico-Scientifico, un corso di studi autonomo che per il biennio prevede l’insegnamento di discipline appartenenti alla tradizionale area classica ( ad esempio il greco, il latino e la storia dell’arte) e a quella scientifica (matematica, fisica, scienze e disegno).
Durante il secondo anno lo studente può scegliere se iscriversi al terzo anno del Liceo Classico o al terzo anno del Liceo Scientifico, per conseguire così, o la maturità classica o quella scientifica. Lo studente potrà inoltre richiedere il passaggio ad un corso all’altro, senza esami aggiunti, qualora lo ritenesse opportuno. E’ questa in breve la proposta deliberata nei giorni scorsi dal Collegio dei docenti dello Zoli, e sottoscritta dal Dirigente scolastico Daniela Magno.
Il Liceo Unico Classico-Scientifico rappresenta una risposta concreta al dibattito “messo in scena” al Teatro Carignano di Torino, lo scorso 15 novembre, in cui, con un’azione teatrale che ha simulato un vero dibattimento in un’aula di tribunale, è stato affrontato il “processo al Liceo Classico”, considerato da molti un corso di studi obsoleto. Per l’occasione si sono confrontati l’economista Andrea Ichino (in veste di pm che incolpa il classico di essere superato), e un difensore d’eccezione della scuola degli umanisti: Umberto Eco. L’insolito processo, organizzato dal Miur, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e Il Mulino, conclusosi con un’assoluzione “il fatto non sussiste”, ha lasciato, però, molti dubbi sul tappeto.
Se la formazione umanistica è indispensabile per una ricerca del pensiero critico, per uno sviluppo empatico nei confronti delle esperienze umane più diverse, come più volte sottolineato da Tullio De Mauro, e permette di fare i conti con la storia e la memoria, come ha detto Umberto Eco; d’altro canto la formazione scientifica è determinante per affrontare le sfide di un pianeta sempre più globalizzato e interconnesso e per affinare le capacità logico-matematiche. Andrea Ichino ha spiegato infatti che “Il 70% degli italiani non è in grado di elaborare informazioni matematiche”. La scienza, studiata correttamente, è amica degli studi umanistici e non certo loro nemica.
In questa prospettiva il Liceo Unico Classico-Scientifico rappresenta un’esclusiva opportunità per i giovani che vogliono allinearsi agli standard europei ed affacciarsi al mercato del lavoro, con una preparazione che racchiude in sé sia una conoscenza classico-umanistica che una conoscenza pratico-scientifica (Vedi tabella).
Un’iniziativa, quella del Liceo Unico, che ha ricevuto il plauso del Professor Stefano Traini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, nonché allievo di Umberto Eco. Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla professoressa Gabriella Liberatore degli Uffici di diretta collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione. Un risultato sicuramente importante, che si aggiunge al successo decretato dall’indagine di Eduscopio.it della Fondazione Giovanni Agnelli, che ha conferito al Liceo Classico dell’I.S. “A.Zoli” il primo posto tra i licei classici abruzzesi. Il Professor Piergiorgio Ferretti, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Atri, ha spiegato infine che “Le risorse necessarie (6 ore settimanali nel biennio) saranno finanziate da enti esterni e in accordo in itinere con l’amministrazione comunale di Atri”.
Il liceo autonomo prevede 33 ore (sei ore in più rispetto ai due normali percorsi liceali) Quindi ci saranno 4 ore di greco e 5 di latino come nel classico e allo stesso tempo ore 5 ore di matematica, 2 di fisica e di disegno come allo scientifico.