Il Ministero della Salute ha proibito la circolazione di un lotto di vongole perché potrebbero essere fatali per l’essere umano
Un lotto di vongole potrebbe rivelarsi fatale. Proprio così. A dare l’annuncio è stato il Ministero della Salute che nelle scorse ore ha emesso un avviso di richiamo per un lotto di vongole sgusciate cotte e surgelate che presenta sulla busta il marchio Coralfish. Il prodotto in questione è molto semplice da individuare.
Viene venduto in pacchi da circa 800 grammi, presenta il numero di lotto VN121IV367BL e ha una scadenza fissata al 30 giugno 2026. Tutti dettagli che vengono specificati nell’avviso pubblicato nelle scorse ore presso la sezione dedicata ai richiami alimentari sul sito del Ministero, dove ci sarà la possibilità di sciogliere ogni dubbio al riguardo.
Ma da cosa è scaturito questo avviso? Perché bisogna evitare di acquistare questi prodotti specifici? Quali sono i rischi? Domande alle quali si può rispondere andando a individuare la causa che ha portato a questo panico generale intorno alle vongole della Coralfish.
Stando a quanto riferisce il Ministero della Salute, infatti, all’interno sarebbe stata individuata una sostanza chimica pericolosa che corrisponde all’acido perfluoroottanoico (noto con l’acronimo di PFOA), in quantità superiore rispetto a quanto viene consentito dai limiti. Ragion per cui, anche queste vongole provenienti dall’operatore Panapesca Spa sono state ritirate dal mercato in via precauzionale.
Il PFOA e i rischi per l’essere umano
Quando parliamo del PFOA, facciamo riferimento nello specifico a una sostanza chimica che veniva spesso utilizzata in passato nel coso di diversi processi industriali. Oggi viene considerato un elemento molto pericoloso per l’essere umano e per l’ambiente, tanto che in diversi Paesi dell’Unione Europea è stato severamente vietato.
Stando ad alcuni studi, porti avanti sulle conseguenze che potrebbe avere il PFOA sull’essere umano, si registrano: danni al sistema endocrino, aumento del rischio di tumori e effetti negativi sul fegato. Per questo è importante evitare queste vongole e fare in modo che vengano bloccate sul mercato.
E se qualcuno dovesse averle comprate prima del fermo? Intanto, è importante non consumarle e riportarle al punto vendita, dove saranno tenuti ad accettare indietro il prodotto, restituendo il denaro. Se, però, la consumazione è già avvenuta, allora andranno monitorati eventuali sintomi e comunicati immediatamente al medico di fiducia o, in alternativa, alle comunità sanitarie locali.
Il problema ricorrente del PFOA è quello, però, che potrebbe non presentare sintomi nell’immediato, ma magari essere più problematico a lungo termine. Un rischio, comunque, che si corre solo ingerendo grandi quantità del prodotto chimico e non solo una piccola parte, come quelle di una busta da 800 grammi.
