Pur di risolvere un caso che va avanti da decisamente troppi anni, le forze dell’ordine hanno deciso di ricorrere alla tecnologia
La polizia olandese sta tentando di risolvere il caso di un omicidio di una prostituta di 19 anni, l’ungherese Bernadett ‘Betty’ Szabó, risalente a ben quindici anni fa, grazie all’aiuto di un ologramma. La ragazza si trasferì ad Amsterdam a 18 anni, iniziando fin da subito a praticare questo lavoro, fino a quando non è rimasta incinta.
Dopo essersi fermata per la nascita di suo figlio, ha ripreso il suo mestiere. A tre mesi di distanza, però, nella notte tra il 19 e il 20 febbraio 2009 è arrivata la drammatica notizia del suo decesso. La diciannovenne è stata ritrovata morta lungo la strada con due coltellate.
A ritrovarla sarebbero state due sue colleghe che hanno raccontato di averla vista in una grande pozza di sangue. La notizia ha scioccato tutti i residenti. In molti hanno voluto ricordarla con fiori e con una marcia nunziale. Le indagini sono partite subito, le forze dell’ordine hanno anche arrestato un uomo di 46 anni, prima di rilasciarlo pochi giorni dopo per la mancanza di prove sufficienti per incastrarlo.
Partendo dalle parole di Anne Dreijer-Heemskerk del team dei casi irrisolti, la polizia è ora pronta a riaprire il caso: “Betty è stata assassinata in uno dei luoghi più trafficati di Amsterdam, forse addirittura di tutti i Paesi Bassi. Non può essere altro che che ci siano persone che in quel momento hanno visto o sentito qualcosa di sorprendente”.
L’ologramma e un premio da 30.000 euro
Per arrivare alla risoluzione del caso la polizia ha deciso di farsi aiutare da un ologramma. Offrendo una visualizzazione computerizzata, ispirata a Szabó, chiede aiuto ai passanti da dietro la finestra di un edificio nel quartiere a luci rosse. Vengono mostrate anche le ultime immagini in movimento della vittima e immagini della scena del delitto.
Un’opportunità per mostrare com’era la ragazza, partire dalle sue immagini per cercare di individuare la soluzione di un caso che da troppi anni è irrisolto.
La polizia ha fatto sapere che si tratta di un ultimo clamoroso tentativo. In tal senso il portavoce delle autorità Benjamin van Gogh ha detto che: “Cerchiamo sempre di dare un volto alle vittime in questo tipo di casi, in modo che gli informatori sappiano per chi lo fanno. Stiamo facendo un ulteriore passo avanti con l’ologramma”.
Un aiuto dall’esterno in questo senso può essere importante e per assicurarselo le forze dell’ordine hanno fissato una ricca ricompensa da 30.000 euro che otterrà chi sarà decisivo nella risoluzione.