Il presidente statunitense potrebbe avere un ruolo fondamentale nel prossimo conclave. E non è da escludere la nomina di un Pontefice con un legame forte con la nostra regione
In Abruzzo la speranza di un Papa abruzzese continua ad esserci. Il conclave come sempre regala sorprese e il nome di Petrocchi è assolutamente in corsa. Il cardinale e vescovo emerito dell’Aquila in questi giorni è a Roma per partecipare a tutti i collegi e salutare Bergoglio prima di entrare nella Cappella Sistina e votare per il nuovo Pontefice. Naturalmente il 76enne non è uno dei favoriti e ad oggi sembra quasi impossibile pensare a lui come nuovo Santo Padre.

Discorso diverso, invece, per un altro nome. C’è un alto prelato che ha un rapporto molto stretto con la nostra regione ed è uno di quei profili considerati come favoriti per la successione di Bergoglio. Su di lui c’è anche il forte pressing di Trump e per molti il presidente americano potrebbe avere un ruolo importante nell’elezione del nuovo Papa. Naturalmente la strada fino al prossimo conclave è ancora lunga e attualmente siamo alle fasi iniziali. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.
Il possibile Papa e il rapporto con l’Abruzzo
Tra i nomi che sono in corsa per il post Bergoglio c’è Raymond Leo Burke. Il porporato statunitense è considerato da molti come anti-Francesco per le sue idee, ma Trump starebbe spingendo per avere la sua nomina. Le discussioni fra i cardinali sono iniziate e ci sono dieci giorni di tempo per arrivare ad una soluzione. L’obiettivo sarebbe quello di non andare molto per le lunghe ed eleggere il nuovo Pontefice nei primi giorni del conclave.
LEGGI ANCHE >>> C’è un cardinale abruzzese tra gli elettori del Papa: fu nominato da Bergoglio
Burke ha un rapporto molto stretto con l’Abruzzo. Nessun collegamento diretto, ma il possibile futuro Santo Padre è il presidente d’onore della Fondazione Vexillum, al cui interno ci sono personaggi anche della nostra regione come l’avvocato De Nardis, che fa parte del consiglio d’amministrazione. O ancora il generale di Avezzano Angeloni e l’ex prefetto di Pescara D’Antuono.

Al momento si è solamente nel campo delle ipotesi. Burke è uno dei nomi papabili, ma nessuna decisione da parte dei cardinali è stata presa. Per ora siamo solo nella cosiddetta fase pre-conclave. Nei collegi cardinalizi i porporati prendono la parola e dicono la loro sullo stato della Chiesa. Si tratta di un passaggio fondamentale per fare il punto della situazione e avere un quadro più chiaro in attesa di riunirsi alla Cappella Sistina.