L’ultimo gravissimo episodio accaduto in Corea del Sud ha fatto alzare il livello di attenzione sulla sicurezza aerea, troppi gli incidenti nell’ultimo periodo
Un aereo passeggeri è esploso e ha preso fuoco domenica, dopo essere uscito di pista in un aeroporto della Corea del Sud e aver colpito una barriera di cemento. I morti sono almeno 120: sul volo c’erano 181 passeggeri. Questo il drammatico bollettino dell’ultimo incidente in ordine di tempo che ha coinvolto un aereo e che fa riflettere sulla sicurezza dei voli, proprio in un periodo di tanti spostamenti per le vacanze natalizie.
Tra tutti i modi che l’uomo ha per spostarsi, quello di prendere un aereo è sicuramente il meno pericoloso. Secondo una recente statistica infatti, al primo posto ci sarebbe la motocicletta con 108,9 incidenti fatali, al secondo posto vengono invece i pedoni (54,2), poi la bicicletta (44,6) l’auto (3,1), il trasporto su acqua (2,6), su camion (1,2), su treno (0,6), su autobus urbano (0,4). Mentre all’aereo spetta soltanto lo 0,05. Ma gli ultimi accadimenti nel mondo di questi giorni hanno alimentato altri pensieri.
L’ultimo di una serie di incidenti
Più passano gli anni e più diventa sicuro volare in aereo. Lo dice la IATA, l’Associazione Internazionale di Trasporto Aereo (IATA). Nel corso del tempo infatti la percentuale di incidenti in volo si è talmente abbassata che a una persona servirebbero circa 14mila anni prima di imbattersi in una situazione spiacevole. Ma gli ultimi accadimenti però mettono ansia e preoccupazione perchè cominciano a essere diversi gli incidenti aerei che hanno provocato molte decine di vittime.
L’ultimo è accaduto ieri, un aereo con a bordo 175 passeggeri e sei membri d’equipaggio si è schiantato all’aeroporto di Muan, nel sudovest della Corea del Sud. Soltanto due le persone sono state tratte in salvo finora e gli stessi vigili del fuoco giunti sul luogo dell’incidente temono che non ci siano altri superstiti. Dopo essere uscito fuori pista, il Boeing della compagnia low cost Jeju Air si è schiantato contro una recinzione e ha preso fuoco. Dalle prime ricostruzioni il carrello del velivolo non si sarebbe aperto in seguito all’impatto con degli uccelli in fase di atterraggio. Un bird strike, come viene chiamato in gergo, quel pericoloso impatto di un aereo con uno stormo di uccelli, che può avere conseguenze gravissime.
Un modo di viaggiare sicuro
Questo drammatico episodio segue di alcuni giorni lo strano incidente accaduto a un vettore dell’Azerbaigian Airlines precipitato nel Kazakistan occidentale con 67 persone a bordo. Un incidente dalla dinamica ancora poco chiara e tutta da chiarire anche perchè si inserisce in un territorio dove è in corso oramai da anni la guerra tra Ucraina e Russia, che ha portato ad accuse reciproche proprio su questo drammatico episodio. Ma negli ultimi mesi sono state anche le stesse compagnie di bandiera e le aziende costruttrici a lanciare allarmi generalizzati. La Boeing ad esempio, nella scorsa primavera, aveva scelto di cambiare l’amministratore delegato dopo una serie di incidenti che avevano minato la sicurezza del suo 737 Max, il velivolo di punta dell’azienda americana, dopo una serie di problemi sulla produzione e sulla qualità di questa tipologia di aerei forniti alle varie compagnie di bandiera.
Mentre alla vigilia di Natale un grave “problema tecnico” ha costretto American Airlines, una delle compagnie aeree più grandi e importanti al mondo, a tenere a terra tutti i suoi aerei in un giorno così particolare. “Abbiamo riscontrato un problema tecnico con tutti i voli American Airlines” aveva informato la compagnia aerea in una nota, problema poi rientrato dopo qualche ora senza però fornire ulteriori spiegazioni. Resta forse soltanto una tragica causalità quella di questi giorni che però invita a una riflessione da parte delle autorità competenti, anche se la media di incidenti aerei resta infinitamente bassa se si considera il numero di voli che quotidianamente solcano i cieli della terra. Basterebbe ricordare che ogni giorno volano più di 8 milioni di persone e che nel 2023 il numero totale dei viaggiatori è stato di quasi 4 miliardi, pari al 48% della popolazione mondiale.