Una bambina di appena 8 anni sarebbe stata vittima di alcuni abusi e molestie sessuali da parte dello zio di 70 anni: la polizia indaga
Il ruolo degli insegnati deve anche saper andare oltre la semplice lezione. Soprattutto quando i bambini sono piccoli, soprattutto quando possono avere delle esigenze o delle difficoltà che le maestre devono essere in grado di comprendere e soddisfare quando necessario. I bambini sono facili da leggere per chi lo sa fare, non è difficile rendersi conto dei segnali che lanciano.

Quel che serve è la volontà di coglierli, di adempiere al proprio mestiere con la massima predisposizione a essere davvero qualcuno di importante nella loro vita. Un insegnamento che ci arriva anche dalla città di Teramo, in Abruzzo, dove alcune maestre di una loro studentessa di 8 anni si sono allarmate davanti ad alcuni comportamenti.
Diventata improvvisamente taciturna con continue crisi di pianto, si sono resi conto che nel suo repentino cambio di atteggiamento c’era una motivazione e probabilmente anche molto grave. Si sono quindi rivolti ai genitori che, in qualche modo, sono riusciti a dar voce ai malanni della figlia.
Hanno trasformato il silenzio in una realtà terrificante che racconterebbe dell’ennesimo caso di presunti abusi sessuali ai danni di una bambina di 8 anni, da parte di un uomo di 70. I genitori hanno subito presentato una denuncia alla Procura, ora si attenderanno le indagini per verificare le accuse.
La versione della bambina
Il settantenne che viene accusato di abusi e molestie sessuali sarebbe lo zio della bambina. Quest’ultima ha confermato nel corso dell’incidente probatorio che si è svolto davanti al giudice Roberto Veneziano le accuse contestate dal pm titolare del fascicolo Silvia Scamurra.

Nel corso di un’audizione protetta, come previsto dalle norme, e presieduta da una psicologa la bambina ha raccontato le incommentabili azioni dell’uomo, accusato di averla toccata più volte. In particolar modo, emerge dall’audizione, mentre erano sul divano dell’abitazione di casa a guardare televisione.
Il settantenne approfittava dell’assenza di altri familiari che in quel momento erano in altre stanze dell’abitazione. Le indagini ora proseguono nella speranza di verificare le accuse e poter così proseguire con il processo al settantenne. Ma non sarà una questione di pochi giorni. Le aspettative intorno all’incidente avvenuto nel teramano sono di una lunga ricerca di prove.
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Le parole della bambina, infatti, andranno confermate dai fatti o da una qualsiasi testimonianza terza che possa in qualche modo dimostrare la colpevolezza dello zio di 70 anni nell’aver abusato della nipotina di appena 8. In seguito all’incidente probatorio la Procura deciderà i successivi passaggi di un’inchiesta che si annuncia complessa come lo sono tutte quelle che coinvolgono minorenni.