Tragedia sfiorata in carcere. L’intervento della polizia penitenziaria è stato decisivo per evitare la morte di una persona. Ora indagini in corso.
Poteva essere un vero e proprio dramma, ma l’intervento della polizia penitenziaria ha evitato la tragedia. Secondo quanto riferito dal Sappe in un comunicato stampa, nel carcere di Teramo questa mattina, domenica 14 aprile, un detenuto ha cercato di togliersi la vita.
Solamente l’intervento degli agenti hanno permesso di evitare quella che era l’ennesima tragedia nella struttura penitenziaria teramana. Ora sono in corso tutti gli approfondimenti del caso per cercare di capire il perché del gesto.
Pallini (Sappe Teramo): “Il giovane ha minacciato il suicidio anche in ospedale”
Contattato in esclusiva dalla nostra redazione, Giuseppe Pallini (Sappe Teramo) ha confermato quanto scritto nel comunicato stampa pubblicato nella giornata odierna. Nella nota si precisa che il detenuto, in carcere per reati di spaccio di stupefacenti, stava preparando il cappio con la cintura dell’accappatoio quando gli agenti se ne sono accorti lanciando l’allarme.
Il giovane si è convinto a non compiere questo gesto ed è stato immediatamente accompagnato in infermeria. Qui ha minacciato ancora una volta il suicidio e da qui la decisione di trasferirlo all’ospedale di Teramo dove attualmente è piantonato dagli stessi agenti.
L’allarme di Capece
L’ennesimo gesto estremo tentato nel carcere di Teramo ha portato Donato Capece, segretario generale del Sappe, a denunciare “la mancanza di operatori sanitari, psicologici e psichiatrici e ribadiamo la necessità di concorsi regionali e assunzioni di personale sanitario da destinare alle strutture penitenziarie di questa regione“.
Il numero uno del sindacato della polizia penitenziaria ribadisce anche il proprio apprezzamento per l’operato svolto e auspica che venga riconosciuta una ricopensa ai poliziotti intervenuti per salvare la la vita al detenuto. “L‘ennesimo tentativo di suicidio dimostra come i problemi sociali e umani permangono. Negli ultimi 20 anni sono stati evitati più di 23mila suicidi e impedito a quasi 175mila atti di autolesionismo”, conclude Capece.