Telemarketing selvaggio: ecco come difendersi dai raggiri dei call center

Cambi di fornitore forzati, contratti sottoscritti, ma mai richiesti, tanti sono i metodi utilizzati dagli operatori di marketing telefonico per accaparrarsi un nuovo cliente

Non c’è modo di difendersi. Possiamo provare a rifiutare di cedere i dati, possiamo iscriverci al Registro delle opposizioni, scrivere al Garante della Privacy, sarà sempre tutto inutile. I call center riusciranno sempre ad avere il nostro numero di cellulare e a chiamare a tutte le ore proponendoci qualsiasi offerta a sentire loro più vantaggiosa possibile. Dal nuovo gestore del telefono, al cambio di fornitore di energia, dal contratto super scontato per la televisione a pagamento, fino alla confezione di vini per Natale. Ogni motivo può essere buono per sottoscrivere un nuovo contratto. 

Call center troppo aggressivi e minacciosi – Abruzzocityrumors.it

 

Ma in Abruzzo, negli ultimi tempi, la situazione è diventata davvero insostenibile, con centinaia di telefonate ricevute da ignari cittadini da parte di call center più disparati che, con fare minaccioso e intimidatorio, a volte provano a estorcere quel si per strapparli alla proposta di un gestore piuttosto che un altro. Ecco perchè l‘associazione consumatori si sta muovendo per mettere fine a quello che è diventato un vero e proprio incubo per migliaia di cittadini.

Telemarketing aggressivo

Tutte le nuove tecnologie comportano benefici, ma anche alcuni scompensi e il cellulare, che ha completamente rivoluzionato il nostro modo di vivere, di lavorare e di esprimersi, non è certo da meno. Alzi la mano chi non ha ricevuto nelle ultime settimane una telefonata commerciale da parte di un call center nel tentativo di fargli cambiare il fornitore di energia o di vendergli un nuovo contratto. Si tratta però purtroppo di chiamate che spesso potrebbero rivelarsi ingannevoli o aggressive e per le quali si moltiplicano le segnalazioni da parte dei consumatori. Esistono alcuni modi per cercare di “isolare” il nostro smartphone cercando di impedire di essere contattato “abusivamente” da questi operatori di telemarketing senza scrupoli, ma il più delle volte si rivelano essere dei semplici palliativi o dei rimedi a tempo, perchè dopo poche settimane tutto torna come prima. Gli ultimi casi sono stati segnalati in Abruzzo dove centinaia di cittadini hanno denunciato di essere stati contattati da operatori invadenti e insistenti, come denunciato dall’Associazione dei Contribuenti locale.

Come difendersi dalle telefonate moleste – Abruzzocityrumors.it –

 

Come difendersi

Telefonate davvero poco ortodosse, toni minacciosi pena il distacco della linea del servizio telefonico o dell’utenza per la fornitura di energia. Offerte di contratti con 12 mesi di sconto per pagare alla fine, invece, di più, con pubblicità non veritiera che inganna facilmente soprattutto utenti avanti con l’età. Ecco perchè l‘Associazione dei Contribuenti della regione Abruzzo ha deciso di scendere in campo nel tentativo di aiutare tutti quei cittadini vittime di questa politica aggressiva e ingannevole di molti call center. Restano comunque valide tutte le accortezze da sempre suggerite nel momento in cui si riceve la telefonata, facendo attenzione ad accettare qualsiasi proposta che su due piedi sembra davvero allettante. Il primo accorgimento è quello di chiedere all’interlocutore di identificarsi nel momento in cui riceviamo una telefonata a scopo commerciale. È fondamentale, quindi, chiedere che ci venga indicato chi sta chiamando e perchè.

Loro infatti non sanno nulla di noi, quindi è l’operatore che deve fornirci le sue proposte senza ascoltare le nostre condizioni contrattuali in essere. E’ bene ricordare poi che quando si viene contattati, secondo il codice del consumo, il contratto concluso via telefono diventa vincolante solo dopo la necessaria conferma del consumatore, che deve essere espressa normalmente in forma scritta. In ultima analisi si può sempre segnalare ogni pratica scorretta direttamente all’Antitrust, anche senza l’assistenza legale di un avvocato, compilando un modulo online o attraverso una comunicazione scritta. In caso di truffe, attivazioni non richieste o pubblicità ingannevole, invece, è consigliato contattare direttamente la polizia postale.

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