Alla Camera arriva la proposta di legge da parte della Lega sui burqa nei luoghi pubblici: “Illegale nascondere il viso”
La Lega ha depositato una proposta di legge alla Camera che sta già facendo discutere. Il provvedimento richiesto mira nello specifico a vietare l’uso di copricapi e accessori che celano il volto. Tra questi, ovviamente, sono presenti il burqa e il niqab. Non si tratta solo di motivi di ordine pubblico, ma anche in nome del rispetto della dignità della donna, sancito dalla Costituzione italiana e dal Trattato di Lisbona.

A tal proposito il testo propone l’introduzione di un nuovo reato, denominato “Costrizione all’occultamento del volto”. Questo prevede pene fino a due anni di carcere e multe fino a 30.000 euro.
Tra le conseguenze accessorie, la proposta include l’impossibilità di richiedere la cittadinanza italiana. Il modello richiama la normativa svizzera in vigore dal 2025, dove il cosiddetto “burqa ban” stabilisce ammende di 1.000 franchi per chi viola il divieto.
La proposta, firmata dal deputato leghista Igor Iezzi, modifica la legge del 1975 che già vieta di coprire il volto per motivi di sicurezza, salvo giustificati motivi. Vengono tuttavia introdotte eccezioni ben definite: luoghi di culto, esigenze sanitarie, competizioni sportive che richiedono caschi, sicurezza stradale e attività artistiche.
La richiesta della Lega sul burqa
La novità sta nell’ampliamento delle responsabilità penali, con un’attenzione particolare verso chi costringe un’altra persona a occultare il proprio volto. Il testo parla di coercizione tramite “violenza, minaccia o abuso di autorità”, che provochino un “grave stato di ansia” o il timore per l’incolumità personale.
La ratio della legge, secondo i promotori, non si limita a questioni di sicurezza, ma punta all’integrazione delle donne nella società italiana ed europea. “Vogliamo difendere le donne costrette a coprire il proprio volto“, sottolineano. Il riferimento è alla cultura islamica più integralista, dove il velo integrale, accompagnato da abiti che coprono interamente la pelle, è imposto alle donne.

Non sono mancate ovviamente le reazioni contrarie, soprattutto da parte di Alleanza Verdi Sinistra. “Si ripropone una fobia anti-islamica di cui non abbiamo bisogno“, ha dichiarato Luana Zanella, capogruppo alla Camera, attaccando l’iniziativa della Lega.
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Il dibattito si annuncia acceso. Da una parte c’è chi vede la proposta come un passo avanti per la tutela della donna, dall’altra chi invece la considera un attacco alla libertà di culto e un simbolo di discriminazione.