Sentenza storica: morte riconosciuta per colpa del vaccino, arriva il risarcimento

La Commissione medica militare di Messina ha riconosciuto il nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino anti-Covid-19 e il decesso di un 35enne agrigentino

Una sentenza che fa la storia perchè, a distanza di alcuni anni, è stata riconosciuta la correlazione fra somministrazione e decesso di un uomo di 35 anni, 10 giorni dopo la prima dose del vaccino AstraZeneca. La decisione è stata confermata anche dal Ministero della Salute che ha definitivamente dato il via libera al risarcimento che adesso spetterà alla vedova.

Storica sentenza sulle reazioni avverse dei vaccini covid – Abruzzocityrunmors,.it

 

La pandemia da Coronavirus nel 2020 arrivò all’improvviso nel mondo provocando migliaia di morti e costringendo quasi tutti i governi mondiali a decretare un innaturale lockdown totale. Uno dei momenti più bui della storia dell’umanità chiamata a una vaccinazione di massa che nelle intenzioni doveva evitare di essere contagiata. Vaccini che poi, però, hanno provocato effetti avversi anche molto seri in molte persone.

Una sentenza storica

La pandemia del 2020 la ricordiamo come un fatto, per fortuna, oramai lontano nel tempo. Un incubo per l’intera umanità, diventato drammatico per chi ha perso i propri cari a causa del Covid 19. Ma anche come un grave problema per chi, proprio per evitare di essere contagiato, ha eseguito l’ordine imposto dal governo di vaccinarsi fino a tre volte, per ricevere le dosi dei vaccini prodotti dalle varie case farmaceutiche e poi ritrovarsi alle prese con effetti avversi che purtroppo sono arrivati a comportare anche la morte delle stesse persone che avevano scelto il famigerato siero. Oggi è arrivata una sentenza per certi versi storica perchè la Commissione medica militare di Messina ha riconosciuto la correlazione tra la somministrazione di una dose di vaccino e la morte di un uomo originario di Agrigento, in Sicilia.

Riconosciuta la correlazione – Abruzzocityrumors.it –

 

Una dose letale

L’uomo di 35 anni, sposato con tre figli, nell’aprile 2021 aveva ricevuto la prima dose del siero AstraZeneca, ma dopo soltanto dieci giorni aveva scoperto che questa dose gli aveva provocato una miocardite, risultata poi fatale, come evidenziato da un’autopsia.  Dopo un attento esame della vicenda, la Commissione medica ha redatto un verbale che è stato poi trasmesso al Ministero della Salute a Roma che ha confermato il giudizio e ha quindi ordinato il risarcimento di 100mila euro alla vedova, anche se questa somma non esclude la possibilità di avviare ulteriori procedimenti giudiziari. “È un risultato importante che apre la strada al riconoscimento dei danni da vaccinazione anti Covid”, ha detto l’avvocato che ha seguito la vicenda per la famiglia dell’uomo, anche perchè questo riconoscimento arrivato oggi, del nesso di causalità, apre anche la strada ad altre eventuali azioni risarcitorie nei confronti delle case produttrici dei vaccini. Ricordiamo poi che la multinazionale farmaceutica AstraZeneca, nel frattempo, ha deciso di ritirare a livello globale le autorizzazioni alla commercializzazione del suo vaccino anti Covid-19, riconoscendo che esistono ora sul mercato prodotti più aggiornati ed efficaci contro le varianti virali attualmente in circolazione.

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