La Polizia stradale chiede tolleranza zero sull’uso del cellulare alla guida.
L’utilizzo dello smartphone alla guida è una delle principali cause di incidente e l’attuale regime sanzionatorio non si è dimostrato capace di contrastare questa pericolosa abitudine.
A sostenerlo è la Polizia stradale che per bocca del primo dirigente, Santo Puccia, ha ufficialmente richiesto al Parlamento di inasprire ulteriormente le norme che puniscono l’uso del cellulare alla guida e, in particolare, di prevedere il ritiro immediato della patente già alla prima violazione.
Ascoltato dalla commissione Trasporti della Camera, Puccia ha spiegato: “Ora la sospensione è prevista solo in caso di recidiva il che si è dimostrato poco efficace come deterrenza. Riteniamo che lo spauracchio del ritiro della patente alla prima violazione potrebbe funzionare come deterrente e ingenerare quell’effetto virtuoso ottenuto a suo tempo con la patente a punti”.
La palla passa ora al Parlamento, che nell’ambito dell’annunciata riforma del codice della Strada potrebbe dare seguito al giro di vite chiesto dalla Polizia stradale. Ricordiamo infine che in base all’attuale normativa, chi viene sorpreso ad utilizzare lo smartphone mentre guida rischia una multa fino a 647 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente, mentre in caso di recidiva entro de anni si va incontro alla sospensione della patente fino a tre mesi.