Persone scomparse nel 2023, ecco le regioni più “pericolose”: la classifica

Il Ministero dell’Interno ha pubblicato il report relativo alle persone scomparse in Italia nel primo semestre del 2023: dati agghiaccianti.

Quello delle persone scomparse è un fenomeno agghiacciante che purtroppo fa ancora parte della nostra società e che non riguarda soltanto i Paesi del Terzo Mondo, ma anche quelli cosiddetti “civilizzati”, comprese tantissime zone d’Italia.

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Persone scomparse: la classifica delle regioni più pericolose (Abruzzo.cityrumors.it)

A tal proposito, il Ministero dell’Interno ha pubblicato sul suo sito Internet ufficiale un report relativo al primo semestre del 2023, in cui ha messo in evidenza quali sono le regioni in questo senso più “pericolose”. 

I dati sono davvero impressionanti e mostrano come la percentuale maggiore si concentri perlopiù nel Meridione con una sola eccezione al Nord. Ecco la classifica ufficiale stilata a cura dalla neo-commissaria straordinaria per le persone scomparse, la Prefetta Maria Luisa Pellizzari.

Persone scomparse nel 2023: la classifica delle regioni italiane più “pericolose”

Secondo i recenti dati forniti dal Ministero dell’Interno, nel corso del primo semestre 2023 sono state denunciate ben 13.031 persone scomparse. Una cifra alquanto preoccupante soprattutto se la si confronta con quella relativa allo stesso periodo del 2022 (9.599).

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Report persone scomparse nel 2023: la classifica delle regioni più pericolose (Abruzzo.cityrumors.it)

Come abbiamo anticipato poco fa, a registrare i numeri più significativi sono soprattutto le regioni del Sud Italia, con una sola eccezione al Nord. Per quanto riguarda invece i ritrovamenti, i numeri si fermano a 6.297.

Stando sempre al report, le persone scomparse dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 sarebbero perlopiù minori di 18 anni (73,9%). Il 22,5% sarebbe compreso fra i 18 e i 65 anni e il 3,6% sarebbe formato da over 65. Inoltre, le denunce riguarderebbero principalmente individui di genere maschile e di nazionalità straniera. Ma quali sono le regioni in questo senso più “pericolose” d’Italia?

Al primo posto si posiziona la Sicilia con 3.366 denunce, seguita al secondo e terzo posto rispettivamente dalla Lombardia con 1.467 persone scomparse e dalla Campania con 1.290. Subito dopo si piazzano la Puglia (1.200), il Lazio (784), il Friuli Venezia Giulia (775), l’Emilia Romagna (662), il Piemonte (581), la Toscana (574), il Veneto (481), la Liguria (376), la Calabria (367), l’Abruzzo (229), la Basilicata (209), le Marche (202), il Molise (123), la Sardegna (117), l’Umbria (110), il Trentino Alto Adige (98) e la Valle d’Aosta (20).

Fra i ritrovamenti i numeri più alti riguardano la Sicilia (1.092), la Lombardia (959), la Campania (580) e il Lazio (516). In coda a questa classifica, invece, si collocano il Trentino Alto Adige (72), la Basilicata (62), il Molise (28) e la Valle d’Aosta (11). Ovviamente non trattandosi di percentuali occorre tenere in considerazioni la densità della popolazione e il numero delle denunce di partenza.

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