Perché l’Italia non potrà mai dimenticare il 4 novembre 1966: fu ‘il giorno più lungo’ in assoluto nella storia

Sono passati quasi sessant’anni, ma in tanti ancora ricordano quegli attimi interminabili. Fu uno dei momenti più delicati per l’Italia.

Una concatenazione di eventi eccezionali portò a uno dei disastri più difficili da superare del secolo scorso. Gli abitanti tremano al solo pensiero che possa succedere ancora e con il tempo impazzito degli ultimi anni le possibilità non sono neanche così remote. La città fu letteralmente travolta, si registrarono numeri folli e senza precedenti in quelle ore.

 

Perché viene ancora ricordata la data del 4 novembre 1966? La ricorrenza di un evento tragico
4 novembre 1966 impressa nella memoria collettiva di tutti gli italiani – abruzzo.cityrumors.it

Qualcuno lo definì ‘il giorno più lungo’ della storia d’Italia, era il 4 novembre del 1966 – sono passati ben 57 anni. Tanti passi avanti sono stati fatti nel frattempo ma la paura del riaffacciarsi di scenari simili è tanta. Il cambiamento climatico potrebbe infatti portare al verificarsi di tragedie di quel tipo senza interventi mirati ed efficaci per la messa in sicurezza della zona.

Cos’è successo il 4 novembre del 1966? Il disastro che colpì l’Italia intera

Una città che negli anni ha cercato di tornare progressivamente agli antichi splendori e il percorso è iniziato proprio a metà del secolo scorso quando ormai caduta nel degrado venne risollevata dagli interventi dello Stato. A risvegliare le coscienze delle istituzioni fu un fatto eccezionale verificatosi il 4 novembre del 1966, quasi sessant’anni fa.

Venezia, quasi sessant'anni fa il disastro: era il 4 novembre 1966
Fu un giorno tragico per Venezia e per l’Italia intera (YT @Venezia in un minuto) – abruzzo.cityrumors.it 

A Venezia la ricordano anche come aqua granda o acqua granda: quel giorno l’alta marea fece registrare livelli da record, toccando i 194cm. Un evento assolutamente inedito visto che contribuirono alla tragedia sia quest’ultima che i fiumi in piena dopo le piogge abbondanti delle settimane precedenti ma anche uno scirocco particolarmente insistente. Basti pensare che all’interno di Palazzo Ducale, situato in piazza San Marco, l’acqua raggiunse il metro e mezzo. Il maltempo imperversò anche nelle ore successive, colpendo diverse città tra cui Trento, Firenze e Siena.

Furono tantissimi gli abitanti che dovettero abbandonare le proprie case e le proprie attività, i danni furono stimati per diversi miliardi di lire. All’epoca il sostegno fu totale, come già accaduto in passato per avvenimenti simili: arrivarono aiuti da ogni parte del mondo oltre che finanziamenti da parte dell’UNESCO – che per l’occasione inaugurò un ufficio permanente. Furono tantissime le iniziative messe in campo per donarle nuova vita.

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