Il Parco Nazionale d’Abruzzo potrebbe essere raso al suolo: uno scenario inquietante si prefigura per una delle bellezze più amate del nostro paese.
Nei nostri territori ci sono molti parchi protetti, fortunatamente si è cercato di preservare il verde e le specie animali che vivono in quelle zone ma la voglia di profitto è sempre in agguato. Nonostante tutto quello che sta succedendo nel nostro paese, a causa del cambiamento climatico e non solo, si continua nella cementificazione. Invece di adottare la filosofia di vita del togliere si continua ad aggiungere e a stravolgere gli assetti naturali esistenti.
L’ultimo progetto inerente questo problema è stato presentato proprio quest’estate; se realizzato porterà alla deforestazione di un territorio naturale fantastico e ancora cementificazione. Non abbiamo ancora imparato la lezione dopo tutti i disastri avvenuti; il nostro territorio dal punto di vista idrogeologico è fragile e deviare i corsi dei fiumi o addirittura coprirli, deforestare e costruire minano l’equilibrio, creando un impatto ambientale devastante mettendo in pericolo anche vite umane.
Quale progetto è stato presentato e qual è il parco dove dovrebbe essere realizzato.
Enel Green Power ha presentato un progetto al Ministero dell’Ambiente da 500 milioni di euro; presentato ad agosto quasi in sordina, se ne è parlato pochissimo sugli organi di stampa e gli ambientalisti per questo sono molto preoccupati. Il progetto riguarda il Parco Nazionale tra Abruzzo e Molise e interessa molti comuni. Si tratta della costruzione di strade e gallerie nelle montagne per 10 km all’interno del Parco, inoltre un nuovo elettrodotto.
Per questo gigantesco progetto che dovrebbe durare 5 anni, serviranno aree di cantiere enormi e una deforestazione di ettari ed ettari di boschi, senza contare le enorme quantità di detriti che dovranno essere smaltiti e sembra che una buona parte rimanga nel Parco stesso. L’effetto sarà devastante sia per l’habitat naturale di molte specie animali protette, per esempio l’orso, sia per la vegetazione che scomparirà. Enel Green Power nel progetto prevede la costruzione di un sistema di pompaggio con una nuova stazione elettrica in gallerie sotterranee, immaginate la quantità di detriti da smaltire.
Durante gli scavi si potrebbero intercettare falde acquifere che potrebbero essere contaminate, insomma un danno ambientale enorme che avrebbe conseguenze anche economiche sui territori interessati, visto che il Parco è una risorsa per tante regioni. Speriamo che la valutazione di impatto ambientale sia fatta in fretta e che questo progetto non venga confermato.