I cambiamenti climatici risultano essere un realtà tangibile e l’Abruzzo é una delle regioni più colpite: vediamo che cosa sta accadendo.
La lunga estate che ci gettiamo alle spalle è stata una delle più calde di tutti i tempi. Partita in sordita, con un giugno piovoso e fresco, nei mesi di luglio ed agosto ha fatto registrare temperature al di fuori del normale. Tutta l’Europa è stata invasa da una bolla di calore, senza escludere nemmeno Gran Bretagna e i Paesi del Nord Europa. Tuttavia è la situazione italiana a preoccupare maggiormente.
Dopo una stagione estiva bollente, durata molto più del previsto, il maltempo ha iniziato a colpire lo stivale, provocando danni in particolar modo in Toscana. Gli eventi alluvionali causati dalla pioggia incessante non sono altro che l’effetto del lungo periodo di calore che ha interessato il nostro Paese. Il mese di ottobre ha rappresentato un unicum, con una colonnina di mercurio che ha toccato nuovamente i 30 gradi. In particolar modo al meridione l’autunno non sembrava affatto intenzionato ad arrivare.
Tuttavia a preoccupare maggiormente è l’Abruzzo, in particolar modo la provincia di Pescara. Le rivelazioni del Cetemps confermano ciò che è stato percepito da tutti: le temperature di ottobre 2023 sono state altamente al di sopra della media.
Ottobre anomalo per la provincia di Pescara: allarme siccità
L’estate 2023 è stata senza dubbio una delle più calde di sempre. Le temperature registrate nei mesi di luglio ed agosto sono la dimostrazione di quanto i cambiamenti climatici siano una realtà e non una credenza di un gruppo di fanatici. Proprio in virtù dell’effetto dei cambiamenti climatici occorre prendere visione del fatto che l’estati saranno sempre più lunghe e con temperature insostenibili. Oltre ai mesi “tipicamente estivi” ciò che è apparso anomalo è stato l’ottobre appena concluso.
Se un tempo ottobre poteva essere un mese autunnale, con l’odore dei camini e le castagne nei boschi, quello del 2023 ha avuto tutt’altra parvenza. Temperature sino a 30 gradi, giornate solegiate e scarsa pioggia in particolar modo al Sud. La regione Abruzzo è finita sotto l’attenzione del Cetemps per quanto riguarda le elevate temperature. Dai rilievi è emerso che l’ottobre di quest’anno è stato più caldo di 4,3 gradi rispetto alla media di riferimento del periodo.
Le temperature massime sono state di 5,4 gradi più del normale, raggiungendo i 6, 6 gradi di anomalia positiva nell’entroterra pescarese. Più blande le anomalie sulle minime che si sono fermate ai 3,3 gradi. Una condizione climatica di questo tipo ha fatto si che crollassero le precipitazioni, con flussi di pioggia diminuiti del 64%.