A Villa Rosa, nella fascia compresa tra via Baracca all’incrocio con il lungomare Italia e a Martinsicuro, nella zona nord a ridosso del Tronto.
Ordinanza annullata e obbligo di rimuovere la segnaletica che era stata posizionata con il provvedimento di divieto. Il Tar, infatti, ha accolto il ricorso presentato dall’associazione nazionale Coordinamento camperisti, che aveva impugnato l’ordinanza emessa nel 2016. Il Comune non si è costituito in giudizio.
L’ordinanza vietava ai proprietari di auto-caravan la fermata ossia la temporanea sospensione della marcia del veicolo per consentire la salita o discesa di persone o per altre esigenze di brevissima durata in ogni caso con la presenza del conducente pronto a riprendere la marcia (art. 157 co. 1 lett. b) codice della strada).
Con espliciti riferimenti all’uso del veicolo come dimora abituale, all’abusiva occupazione della strada, all’attività di campeggio e alla presenza di campeggi attrezzati, lo scopo del provvedimento impugnato risulta chiaramente quello di evitare simili attività.
Alle criticità espresse nell’ordinanza, quindi, trova adeguata risposta un divieto di campeggio e/o di occupazione del suolo e non un divieto attinente alla circolazione stradale che impedisce la semplice fermata alle auto-caravan.
L’ordinanza era stata emessa allora per contenere il fenomeno legato allo stazionamento di camper e caravan di nomadi. I giudici amministrativi, però, hanno smontato i contenuti dell’ordinanza, che è stata annullata, perchè “i provvedimenti, anche se restrittivi, vengono generalmente accettati e rispettati dagli utenti della strada se improntati a criteri ispirati alla logica e alla razionalità delle soluzioni. Occorre quindi che vi sia la necessaria correlazione tra l’interesse pubblico che si vuole perseguire con l’ordinanza e la obiettiva situazione di traffico che si va a modificare, integrare o innovare”.
Va ricordato che il Comune di Martinsicuro al momento non è dotato di un’area attrezzata per la sosta dei camper.