Martinsicuro. I lavori di abbassamento dell’alveo del torrente Vibrata hanno creato solo danni.
A ribadire questo concetto, peraltro già manifestato nei mesi scorsi in occasione di un incontro con i tecnici del Genio Civile, è il gruppo consiliare di Europa Verde alla luce degli interventi effettuati di recente nel corso fluviale.
“Avevamo fatto presente infatti che l’abbassamento non risolve il problema di eventuali piene, anzi provoca l’ingresso del mare nel fiume con conseguente salinizzazione delle acque”, si legge in una nota.
Avevamo invece proposto l’innalzamento degli argini, a protezione delle case e persone vicine e particolarmente a rischio alluvione.
Un altro intervento fondamentale consiste nella realizzazione di casse di espansione a monte, in modo tale che in caso di piena il carico di acqua che arriva a valle perderebbe gran parte della potenza.
Inoltre avevamo sottolineato che gli alberi situati nell’alveo non andavano sradicati perché hanno anch’essi la funzione di trattenere il potente flusso di acqua che si può manifestare in caso di piogge eccezionali (ormai fenomeni in aumento su tutto il territorio italiano e non solo).
Gli ingegneri erano concordi sul non eliminare gli alberi, invece oggi possiamo vedere come siano stati tolti.
Le nostre osservazioni sono state inviate anche tramite pec all’Autorità di Bacino dell’Appennino centrale e alla Regione Abruzzo. Nessuno ci ha mai risposto, e i lavori sono iniziati nelle modalità in cui avevano già previsto di essere fatti.
Inoltre, effettuare il dragaggio dell’alveo in questo periodo dell’anno significa distruggere l’habitat naturale di uccelli, insetti, e mammiferi che si riproducono nel periodo estivo e lì trovano rifugio.
Un’operazione devastante per l’ecosistema e dai costi elevatissimi, quando sarebbe bastato intervenire sull’innalzamento degli argini per garantire maggiore sicurezza agli abitanti dell’area”