Un uomo ha utilizzato l’auto-ariete per spaccare diversi locali. Alla fine, però, un piccolo particolare lo ha tradito finendo in manette. I dettagli.
Aveva deciso di svaligiare i locali con la sua auto-ariete. Si lanciava contro le vetrine dei bar per poi portare via un bottino molto importante. I suoi colpi si sono concentrati principalmente tra il 12 e il 15 marzo sempre di notte tra Pescara e Montesilvano.
La modalità, come detto in precedenza, era sempre la stessa: il malvivente utilizzava una Opel Corsa rubata per spaccare le vetrine e crearsi un varco per entrare e portare via il bottino. Solo in un caso il colpo non è andato a buon fine. Le rapine hanno portato i carabinieri ad aprire un’indagine e il cerchio si è chiuso in davvero poco tempo considerando anche il fatto che la vettura era sempre la stessa come le modalità.
A tradire il ladro kamikaze, però, non è stata la modalità dei furti, ma un particolare: le griffa sulla tuta. L’uomo, infatti, ha utilizzato questo vestito per compiere le rapine e alle 2 dell’altra notte è stato scoperto dagli inquirenti proprio con la tuta lungo la via Tiburtina in sella ad una bicicletta a pedalata assistita.
I militari sono intervenuti per effettuare un controllo. Lui ha provato a dare qualche spiegazione, ma nulla ha convinto i carabinieri, che hanno prima sequestrato la bicicletta e poi fatto tutti gli approfondimenti del caso. Alla fine si è deciso di procedere con l’arresto e le accuse nei suoi confronti sono di ricettazione del mezzo, furto e tentato furto.
Le indagini, comunque, proseguono e gli inquirenti preferiscono non escludere nulla al momento. Stando alle informazioni che si hanno a disposizione, i militari stanno facendo delle verifiche per capire se altri colpi sono stati messi a segno magari con modalità diverse da queste.
E la svolta potrebbe arrivare dalle stesse dichiarazioni del fermato, che nelle prossime ore potrebbe essere ascoltato dai militari per provare a ricostruire meglio la dinamica di queste rapine.