I ladri sono in azione in città ormai da tempo e nelle ultime ore la scelta dei residenti ha fatto il giro del web (e non solo). Ecco cosa è successo.
La banda mette in allarme la città. I malviventi ormai da diverso tempo mettono a segno diversi colpi e l’ultima rapina è avvenuta nella serata di ieri, sabato 2 marzo. I ladri sono riusciti ad entrare in questo appartamento portando via un bottino sicuramente molto importante.
Ma rispetto alle altre volte c’è stata una differenza: la famiglia era in casa e il proprietario ha subito lanciato l’allarme. I residenti di Castellafiume si sono riversati in strada per cercare di prendere i malviventi, ma il tentativo è andato a buon fine. Di certo è stata aperta un’indagine per cercare di ricostruire meglio quanto successo e cercare di risalire all’identità dei ladri.
Il modus operandi della banda
Il modus operandi della banda è sempre lo stesso. I malviventi sono tre e hanno compiti ben precisi: uno deve entrare nelle abitazioni per svaligiarle. Un secondo fa il palo mentre il terzo resta in auto pronto per la fuga.
Il primo colpo nella serata di sabato è andato a segno. Nel secondo, però, ecco la sorpresa. La famiglia, infatti, era ancora dentro ed è subito iniziata la fuga. Il proprietario, però, ha dato l’allarme e i residenti hanno iniziato una sorta di caccia all’uomo per trovare i ladri. Alla fine i risultati sono stati negativi ed ora sono in corso tutte le indagini della polizia per cercare di risalire all’identità di queste persone.
Resta l’allarme in città
L’allarme in città per quanto successo resta e si temono nuove rapine nei prossimi giorni. Di certo per il momento i malviventi hanno come obiettivo quello di non farsi scoprire dalle forze dell’ordine e magari poi in futuro piazzare ulteriori colpi. Ma i residenti potrebbero decidere di scendere ancora in strada per individuare i malviventi.
Una vera e propria caccia all’uomo diventata virale in davvero poco tempo e vedremo se darà dei risultati in futuro oppure saranno gli inquirenti a risolvere la vicenda.
