Intelligenza artificiale all’Ospedale di Teramo, i primi al mondo

All’Asl di Teramo verranno impiegate nuove tecnologie nel settore dell’ematologia. Si tratta di intelligenze artificiali.

Il futuro delle intelligenze artificiali arriva a toccare ogni campo. In Abruzzo, presso i laboratori della Unità ospedaliera complessa di Patologia clinica ed ematologia della Asl di Teramo è stata installata la tecnologia di morfologia cellulare digitale “Scopio Labs” e le implicazioni potrebbero essere molteplici.

Intelligenze artificiali all'Asl di Teramo
Intelligenze artificiali all’Asl di Teramo abruzzo.cityrumors.it

Il direttore generale dell’ospedale Mazzini Maurizio Di Giosia ha rilasciato una dichiarazione, per spiegare le enormi potenzialità dietro questa tecnologia:”Questo nuovo tipo di tecnologia consentirà ai laboratori di analisi di esaminare in modo automatico i campioni di cellule del sangue, invece che manualmente, al microscopio”. L’Azienda che si è occupata di fornire la tecnologia e che ha svolto alcuni giorni di formazione clinica e tecnica è la Siemens Healthineers.

Innovazioni all’Asl di Teramo

Presso i laboratori della Unità ospedaliera complessa di Patologia clinica ed ematologia della Asl di Teramo, è iniziato un percorso che unisce nuove tecnologie e tecnica medica, all’insegna delle innovazioni. È stata infatti installata la tecnologia di morfologia cellulare digitale chiamata “Scopio Labs”.

Miglioranti in campo ematologico
Miglioranti in campo ematologico abruzzo.cityrumors.it

Una delegazione dell’azienda produttrice della tecnologia, la Siemens Healthineers, ha offerto il suo supporto nell’installazione e nella formazione del personale medico, presso l’ospedale Giuseppe Mazzini di Teramo. La struttura teramana è stata scelta per ricevere la prima installazione a livello mondiale, “grazie all’elevata professionalità
nella interpretazione dei dati derivati dall’emocromo e nella morfologia ematologica del direttore della Uoc, Sofia Chiatamone Ranieri”. Così ha dichiarato il direttore generale dell’ospedale Mazzini Maurizio Di Giosia.

Sofia Chiatamone Ranieri, coadiuvata dalla sua equipe composta da Vincenzo De Iuliis, responsabile del settore di ematologia e i tecnici del laboratorio, Marcello Cirilli e Mario Forcella, saranno i fortunati a poter lavorare con questa tecnologia, valutandone l’integrazione con quelle tradizionale effettuate al microscopio ottico. Di questo primo step, si tireranno le somme a dicembre, quando, secondo le stime, saranno già stati eseguiti circa 1000 test.

Con questa nuova tecnologia, si ridefiniscono i flussi di lavoro nel settore dell’ematologia e ci si apre a frontiere mediche mai nemmeno immaginate, in cui l’automazione e la digitalizzazione potranno aiutare in maniera pratica. La tecnologia “Scorpio” infatti, si occuperà dell’analisi morfologia dei vetrini di sangue periferico, tramite un software di intelligenza artificiale al suo interno.

Il direttore della Uoc, Sofia Chiatamone Ranieri ha dichiarato:“L’opportunità di valutare queste tecnologie contribuirà ad accelerare la trasformazione del flusso di lavoro digitale nei nostri laboratori. Ci permetterà di migliorare ulteriormente le nostre performance in termini di efficienza ed efficacia diagnostica al servizio dei nostri colleghi clinici, con l’obiettivo ultimo di migliorare le loro decisioni per la cura ottimale del paziente”.

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