La conferma è arrivata: il Napoli andrà in ritiro in Abruzzo fino al 2031. Un accordo storico per il calcio e il turismo
La Società Sportiva Calcio Napoli ha siglato un accordo che segna una svolta significativa non solo per il futuro della squadra ma anche per l’economia e il turismo dell’Abruzzo. A partire da agosto di quest’anno, la squadra partenopea avrà la possibilità di organizzare i suoi ritiri estivi precampionato nella regione abruzzese, grazie a un’intesa che copre gli anni dal 2020 al 2025. Questa collaborazione è stata fortemente voluta dalla Giunta Marsilio, su proposta degli assessori Mauro Febbo e Guido Quintino Liris, ed è stata approvata con entusiasmo.
L’accordo tra il Napoli e la Regione Abruzzo non si limita a offrire una nuova location per i ritiri estivi della squadra ma promette di portare benefici tangibili all’economia locale. Le aree coinvolte, tra cui Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo, si aspettano un impatto positivo in termini di visibilità e flussi turistici. La presenza della squadra napoletana attirerà appassionati di calcio da tutta Italia, generando ricadute produttive significative sul territorio.
Una partnership strategica
La firma dell’accordo rappresenta l’esito di una strategia ben ponderata da parte della Regione Abruzzo che mira a sfruttare l’appeal del calcio professionistico per promuovere le proprie bellezze naturalistiche e le sue strutture ricettive. Il presidente Marsilio ha personalmente dato mandato alla firma dell’intesa con Aurelio De Laurentiis, dimostrando la volontà politica di investire nello sport come veicolo di sviluppo economico e culturale.
In un periodo segnato dalle difficoltà post-pandemia, l’accordo tra Napoli e Abruzzo viene visto come una boccata d’aria fresca. La possibilità di ospitare i ritiri del Napoli fino al 2025 (con prospettive fino al 2031) è considerata dall’amministrazione regionale come un’opportunità senza precedenti per rilanciare l’immagine dell’Abruzzo a livello nazionale ed internazionale. Si tratta quindi non solo di un evento sportivo annuale ma anche di una partnership istituzionale volta a creare uno sviluppo durevole nel tempo.
L’iniziativa abruzzese potrebbe prestarsi ad essere un modello replicabile in altre regioni italiane che cercano nuove vie per combinare lo sviluppo economico con quello sportivo. L’accoglienza dei ritiri precampionato del Napoli diventa così uno stimolo per valutare come lo sport possa diventare motore di crescita territoriale oltre che fonte d’intrattenimento.
