Il frate abruzzese e la rivelazione sul nuovo Papa: “Avrà un compito preciso”

In una lunga intervista concessa a Il Centro, il frate abruzzese Padre Emiliano Antenucci parla del suo rapporto con Francesco

Il legame profondo tra il compianto Papa Francesco e Padre Emiliano Antenucci, religioso abruzzese del Santuario della Madonna del Silenzio di Avezzano, istituito proprio per volontà del Pontefice, emerge con forza nelle parole del frate.

Papa Francesco e i suoi successori
Il frate abruzzese e la rivelazione sul nuovo Papa: “Avrà un compito preciso” (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Un’amicizia sincera, cementata dalla condivisione dell’importanza del silenzio come forma di preghiera, un tema caro a entrambi, tanto che Francesco scrisse la prefazione dell’ultimo libro di Padre Emiliano. In un momento di lutto per la Chiesa, le riflessioni del religioso abruzzese offrono uno sguardo intimo sulla figura di Bergoglio e, seppur senza voler fare previsioni dirette sulla scelta del successore, tracciano una linea di continuità.

Padre Emiliano ricorda con particolare emozione il primo incontro con Francesco in una lunga intervista concessa a ilcentro: “I suoi occhi, che erano pieni di luce, ma soprattutto il suo abbraccio. La prima volta che mi ha abbracciato è come se me lo avesse stampato sul corpo. Mi sono sentito guardato, amato e abbracciato dal papa. Me lo porterò a vita“. Un’esperienza che testimonia l’umanità e l’empatia che hanno contraddistinto il pontificato di Bergoglio.

Nel ripercorrere la loro corrispondenza e i desideri del Papa per il Santuario del Silenzio, Padre Emiliano svela un aspetto meno noto di Francesco: “Francesco era un gesuita. Si alzava alle 4 di mattina per pregare: amava il silenzio. Pensi che quando era arcivescovo di Buenos Aires scrisse alla diocesi una lettera su questo. In un mondo ‘fast’, dove tutti corrono, questa icona ci dice fermati. Francesco diceva che il chiacchiericcio è un atto terroristico. E il santuario serve a questo: al disarmo delle parole“. Un’inclinazione alla riflessione e alla quiete interiore che ha profondamente segnato il suo magistero.

La rivelazione su Papa Francesco e il suo successore

Un insegnamento in particolare ha segnato Padre Emiliano: “Lui mi ha sempre ricordato di perdonare tutto e tutti, di essere misericordioso. Francesco era così, parlava con un capo di Stato e con un povero allo stesso modo“.

Bergoglio
La rivelazione su Papa Francesco e il suo successore (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

E non manca un aneddoto che svela il lato ironico del Papa: “Una volta in piazza San Pietro mi guarda e mi fa: ‘Ecco l’enfant terrible’. […] Poi mi sono imbattuto in un articolo in Rete che raccontava che Francesco chiamava così anche Don Mattia Ferrari, il prete impegnato con i migranti. Là ho capito che intendeva dirmi che ero, come don Mattia, il bambino vivace. Il suo era un modo ironico per dirmi ti voglio bene!“.

Pur non volendo addentrarsi in previsioni sul futuro Pontefice, Padre Emiliano delinea quella che, a suo avviso, sarà la linea di continuità: “Certamente sarà un papa che seguirà tutti i cantieri che il Francesco ha iniziato e ha lasciato aperti. La sua grande eredità“.

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E specifica quali siano queste opere incompiute: “Per esempio la misericordia, il silenzio, l’apertura alle donne nel Vaticano, specialmente riguardo i ruoli decisivi. Ha smaschilizzato la chiesa e ne ha cambiato anche la geopolitica, basta guardare i componenti del conclave, che ora provengono da tutto il mondo. Questa è la sua eredità, di cui dobbiamo avere tutti cura“. Un’eredità pesante e significativa, che il successore di Francesco sarà chiamato a raccogliere e portare avanti.

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