I balneatori alzano le serrande, si, ma per un week end soltanto. Categoria abbandonata.

Nonostante in tantissimi abbiano iniziato a prendere d’assalto le spiagge abruzzesi, gli stabilimenti balneari aperti sono molto pochi. Parla il presidente provinciale di Confcommercio.

Mare, profumo di mare, un profumo che gli abruzzesi hanno iniziato a sentire già da qualche giorno. Le alte temperature che la stagione primaverile sta presentando, in tutta Italia, hanno spinto tanti appassionati a cercare ristoro in spiaggia, tra chi prende il sole steso sul bagnasciuga e chi preferisce fare il bagno nelle limpide acque abruzzesi. Il giorno di pasquetta però, non è stato un ritorno in grande stile per tutti.

PASQUETTA AL MARE
PASQUETTA AL MARE abruzzo.cityrumors.it

Proprio sul finire delle feste pasquali, nella giornata del lunedì dell’Angelo, mentre in tanti affollavano le spiagge abruzzesi, vi era una categoria la cui latitanza si è resa motivo discussione: i balneatori. Si tratta di quella categoria di professionisti che si occupano della gestione degli stabilimenti balneari e che, nonostante la grande affluenza, hanno scelto di non aprire. Sul motivo, si è espresso il presidente provinciale di Confcommercio, Riccardo Padovano.

Le parole di Padovano

Riccardo Padovano, presidente provinciale di Confcommercio, si è espresso in maniera abbastanza dura sulla situazione venutasi a creare per il lunedì di pasquetta, giornata in cui molti abruzzesi hanno ripreso a popolare le spiagge, da Pescara a Montesilvano proseguendo per tutta la costa. A questo ritorno però, non si è abbinato quello dei gestori degli stabilimenti balneari. 

Ma qualcosa va storto
Ma qualcosa va storto abruzzo.cityrumors.it

Scrive Padovano:”Stamattina (lunedì primo aprile) ho fatto tutta la costa da Francavilla al Mare a Montesilvano e ho visto con i miei occhi tantissime persone. Presenze che non si vedevano da anni”. Continua, con una nota critica sulle mancate aperture degli stabilimenti:“Con le aperture si poteva osare molto di più”.

Padovano prosegue spiegando, quali siano secondo lui i motivi delle mancate aperture:”Se molti non hanno aperto i ristoranti negli stabilimenti balneari è perché l’ordinanza regionale demaniale è confusa e poco chiara” e continua, puntualizzando che “C’è un conflitto di articoli per cui non si capisce se si possono o meno attrezzare le spiagge e questo mi dispiace”.

L’arringa di Padovano si conclude, rivolgendosi ai sindaci, con parole taglienti:”Hanno capito o no quanto sono importanti gli stabilimenti balneari? E invece snobbate la categoria e non la difendete. Ci si rende conto di questo?” definendo la spiaggia “un parco pubblico” e dicendosi sempre pronto ad attrezzarlo così da rispondere alle esigenze dei tanti avventori, che anche nella giornata di Pasqua non sono mancati. Precisa però che “con la confusione legislativa molti sono scoraggiati”.

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