Tante persone si stanno chiedendo se sia obbligatorio compilare il questionario inviato dall’Istat. C’è una risposta ben precisa a questa domanda.
Ricevere una lettera proveniente dall’Istat è un evento insolito. Negli ultimi giorni, tantissime persone hanno trovato nelle loro cassette postali una comunicazione di questo tipo. All’interno è presente un questionario con numerose domande. Sul web è possibile imbattersi in tante discussioni incentrate sull’argomento.
C’è un po’ di confusione sul comportamento da adottare. Non tutti, infatti, hanno intenzione di compilare il modulo. In realtà, però, ci sono delle regole da seguire. In caso contrario, si rischia di andare incontro a sanzioni. La risposta si trova proprio sul sito ufficiale dell’ente pubblico.
Cosa accade se non si compila il questionario Istat: ecco come bisogna comportarsi
L’Istat è un ente pubblico italiano che si occupa di svolgere indagini relative alle famiglie. Il censimento, solitamente, si basa su un campione di dati. Le persone interessate possono rispondere alle domande attraverso un questionario da compilare o un’intervista telefonica. Nelle ultime settimane, sono tantissimi gli individui a essersi trovati in questa situazione. C’è chi si è attivato subito per dare le proprie risposte e chi, al contrario, ha preferito ignorare la questione.
Sottovalutare l’argomento è assolutamente sconsigliato. Non bisogna temere di inserire le proprie informazioni personali perché, in nessun modo, verrà violata la privacy dei partecipanti. Gli altri enti pubblici non verranno messi al corrente della cosa e, di conseguenza, i dati verranno utilizzati solo per realizzare le statistiche.
Come si può leggere sul sito ufficiale dell’Istat, i soggetti, scelti attraverso una selezione casuale, sono obbligati a riconsegnare il modulo compilato. Non si tratta di un semplice invito perché è la Legge a stabilirlo. Si possono lasciare in bianco i quesiti legati ai dati sensibili, come le credenze religiose, lo stato di salute, eventuali condanne penali ricevute in passato e le opinioni politiche. L’Istat, ad ogni modo, applica dei filtri per tutelare gli utenti e per escludere tali argomenti dai sondaggi.
Sul file informativo, è possibile leggere le seguenti parole: “Se i cittadini intervistati non rispondono alle domande per cui hanno l’obbligo di risposta, possono ricevere una sanzione, come previsto dalla legge“. Le multe possono raggiungere cifre elevate. Vanno da un minimo di 206 euro a un massimo di 2065 euro. Vengono applicate anche nei confronti di chi ha risposto volontariamente in modo errato. Il periodo utile per rispondere è scaduto il 9 dicembre. Fino al 23 dicembre, invece, le persone potranno ricevere delle telefonate da parte degli operatori comunali.