L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali sta mettendo in luce un qualcosa di terribile in questi giorni di guerra a Gaza. Tra le vittime non solo civili e militari, ma anche animali.
La sanguinosa guerra tra Israele e Hamas sta mettendo a dura prova non solo i civili e i militari coinvolti, ma anche gli animali – come cani, gatti – i quali fuggono dai bombardamenti e spesso ne sono vittime. Per non parlare dei volontari delle associazioni i quali essi stessi rischiano la vita per salvare gli animali in fuga. I poveri e innocenti animali stanno scontando il duro prezzo di questa sanguinosa guerra che non accenna ad arrestarsi. L’OIPA – l’ Organizzazione Internazionale Protezioni Animali – è in costante contatto con i volontari che si trovano a Gaza e in Cisgiordania per cercare di arginare una situazione davvero grave e che sta diventando sempre più insostenibile.
L’OIPA ha anche promosso in Italia la raccolta fondi proprio in sostegno di quelle associazioni le quali, sul duro campo, devono proteggere gli animali. Nella Striscia di Gaza opera un’associazione la quale si occupa dei cani randagi e anche di quegli animali che hanno bisogno di cure. Si tratta dell’unica associazione animalista presente sul territorio. Proprio a causa dei bombardamenti gli animali terrorizzati hanno cercato protezione in ogni modo e i volontari hanno permesso loro di farlo velocemente e autonomamente creando proprio dei varchi di ingresso agevolati all’interno dei loro rifugi.
Le scorte scarseggiano, situazione drammatica
Seppur il cibo e l’acqua siano ancora presenti, le scorte stanno terminando. La raccolta fondi che ha avviato l’OIPA servirà anche per l’approvvigionamento di beni di prima necessità come acqua e cibo per gli animali i quali o sono randagi senza un padrone oppure appartengono a quelle famiglie che non hanno più la possibilità di occuparsene e che stanno scappando.
Anche in Cisgiordania la situazione è drammatica, qui le scorte di cibo per gli animali sono quasi all’esaurimento. Vi è un rifugio per la protezione degli animali ma è circondato da molti pericoli come ben 300 checkpoints israeliani e una torre di controllo israeliana. Gli animali possono solo fare affidamento sui volontari in loco i quali rischiano notevolmente la loro vita esponendosi all’assidua e costante ricerca di animali da proteggere e da curare.
I volontari in loco non hanno solo bisogno di acqua e cibo, ma anche di coperte e lenzuola vecchie e inutilizzate, utili per riscaldare gli animali nel rifugio. L’appello è che la guerra finisca, sta distruggendo tutto e sta cospargendo sangue ovunque, senza risparmiare nessuno. Gli animali stanno scappando e purtroppo molti stanno anche morendo. In Cisgiordania vi è un rifugio dove vivono 10 volontari e un guardiano. All’interno sono ospitati 100 animali, 10 cuccioli e 40 gatti. Ci sono volontari che portano nelle loro case animali provenienti dai rifugi e anche presi in strada, alleggerendo in qualche modo il lavoro all’interno dei rifugi sempre più affollati.
Le due Associazioni animaliste che hanno disperato bisogno di aiuto sono Sulala Animal Rescue e AEA Bethelem .Si fa appello alla sensibilità dei donatori, nella speranza che la guerra cessi il prima possibile.