Alcuni hanno già visto terminare gli ammortizzatori sociali, altri li perderanno entro la prossima settimana. Circa trenta lavoratori dell’ex Cirsu, padri di famiglia e non solo, stanno vivendo ormai da tempo settimane complicate perché gli strumenti di sostegno al reddito si stanno esaurendo.
Questa mattina Amedeo Marcattili della Fp Cgil e Serafino Masci della Femca Cisl hanno lanciato un ulteriore appello alle istituzioni, che per i sindacati fino a questo momento in questa storia “non ne hanno azzeccata una”.
La richiesta è semplice: creare un tavolo di confronto territoriale sulla vicenda nell’attesa che i molteplici ricorsi piovuti da una parte e dall’altra dopo il fallimento del Cirsu, facciano il loro corso (e si parla di anni). Il tavolo avrebbe l’obiettivo perlomeno di provare ad allungare i tempi degli strumenti di sostegno ai lavoratori, che hanno già più volte chiesto quando verrà riattivato l’impianto (ora nelle mani della Deco SpA) e quanti operai verranno riassorbiti.
“Dalle istituzioni c’è un silenzio assordante – hanno detto Masci e Marcattili – Abbiamo parlato con il presidente della Provincia Di Bonaventura affinché potesse intercedere con la Regione e provare ad accelerare i tempi, ma serve partecipazione da parte di tutti. In quell’area si stava realizzando una ulteriore discarica nella quale sarebbero finiti gran parte dei rifiuti del teramano. Sono i cittadini che devono sobbarcarsi i costi maggiori dopo il fallimento del Consorzio quattro anni fa”.