Visto che quello era il periodo in cui i tedeschi affollavano le strutture ricettive abruzzesi. E’ cambiato però il modo di fare turismo, la nostra regione è rimasta al palo. Non riesce ancora a creare nuove sinergie, a parte l’area che interessa il chietino con la Costa dei Trabocchi diventato un brand.
La provincia di Teramo è quella che racchiude oltre il 60 per cento del flusso turistico abruzzese. Per fortuna regge il confronto, ma è tempo di cambiare marcia. Ne è convinto Gianluca Grimi, presidente di Assoturismo Teramo. Serve a questo punto un organismo capace di mettere assieme tutte le forze dinamiche per creare un progetto valido di promozione del territorio.
Serve il sostegno della politica, della classe dirigente che in qualche modo sia in grado di supportare economicamente i progetti che mirano a creare una nuova immagine turistica dell’Abruzzo e del territorio teramano, che tenga conto non solo della bellezza del litorale, ma soprattutto delle peculiarità della macroarea.