Inabissata sui fondali a ridosso del fiume Tronto, dal lontano 1860. Sono dei reperti storici, composti da chiodi e pezzi di legno, che potrebbero far parte della famosa nave da guerra, che si trova sui fondali al confine tra Marche e Abruzzo.
I reperti sono stati sequestrati, su disposizione della Procura di Ascoli, nei giorni scorsi. All’interno dell’Ecomuseo di Tortoreto e ad un appassionato di subacquea, titolare di un’attività commerciale.
Di certo, in attesa di conoscere gli sviluppi dell’indagine, va detto che i reperti sequestrati non hanno certo alimentato un mercato nero. Ma rappresentano delle testimonianze del passato della cultura marinara. E sarebbe stato lo stesso appassionato di Tortoreto, che era venuto in possesso dei chiodi (donatigli oltre 30 anni da un pescatore di Martinsicuro), a cederli posti al museo della cultura marinara. Prima all’associazione Colligere, con il patrimonio poi finito nelle mani del Comune. Insomma, in buona fede il tutto è stato detenuto e poi esposto nel museo.
A circa un anno fa, nel corso di un convegno a Porto d’Ascoli, lo stesso appassionato di Tortoreto aveva portato in visione uno dei chiodi, che ora è stato sottoposto a sequestro.