E’ questo il succo del workshop che si è tenuto sabato scorso, al Villaggio Salinello, al quale hanno preso parte alcuni insegnanti delle scuole cittadine, la dirigente scolastica, ma anche genitori, bambini e ovviamente gli amministratori.
Il Sindaco Domenico Piccioni, il capogruppo di maggioranza Lanfranco Cardinale delegato al nuovo polo scolastico e il Consigliere Dolores Cimini delegato alla pubblica istruzione, insieme alla giunta comunale hanno voluto credere nella proposta di progettazione condivisa confezionata dal team della Libera Università di Bolzano e, con una convenzione di ricerca-azione, hanno lavorato alla preparazione dell’incontro e partecipato attivamente alle attività.
Beate Weyland e Terence Leone hanno predisposto un setting di lavoro non convenzionale, finalizzato a discutere alcuni aspetti emersi dallo sportello d’ascolto dello scorso mese di aprile e approfonditi in un incontro preliminare con la dirigente e un gruppo di lavoro ristretto.
La cittadinanza ha elaborato proposte riferite al luogo dove costruire la scuola, all’organizzazione della didattica, sia rispetto all’intendimento della scuola come bene comune, spazio aperto e inclusivo.
Sono nate proposte coraggiose, a partire dalla valorizzazione del territorio nell’allocarla in un luogo in cui stabilire un contatto più ravvicinato con il mare, per continuare con la volontà di proporre un modello di scuola come luogo di benessere e vitale per tutti. Una scuola “colli-mare”, dove collimano insieme modi, tempi e qualità diverse di allievi e insegnanti. Una scuola d’ a-mare. Una scuola sul mare, dove il giardino e la spiaggia possono diventare aree da utilizzare sia per la ricreazione che per alcune attività didattiche.
“Il workshop si è concluso con il concepimento di un piano molto chiaro per la progettazione del polo”, sottolinea il consigliere Lanfranco Cardinale, “una organizzazione delle aule in “appartamenti didattici”, spazi cerniera aperti anche alla cittadinanza in orario non scolastico come la palestra, il teatro, le sale lettura e incontro, il giardino, ingressi plurimi e un grande atrio centrale inteso come di incontro e scambio, a simboleggiare la scuola come una comunità”.
Con queste indicazioni l’amministrazione comunale insieme al team dell’Università di Bolzano, sotto la guida dell’architetto Luigini, potrà redigere il documento preliminare alla progettazione e procedere alla preparazione del concorso di progettazione per la nuova scuola. La collaborazione di ricerca è finalizzata a sviluppare un progetto pilota che possa fare da esempio per i comuni, su modalità procedurali di eccellenza che producono risultati di qualità nel campo dell’architettura educativa ed effettivamente realizzabili. La sfida che sta cavalcando il comune di Tortoreto insieme alla scuola è quella di intrecciare pedagogia e architettura per progettare al meglio polo scolastico come “bene comune” o “piazza della cultura”.