Tortoreto. Quel tipo di classificazione prevista nel nuovo Prg, adottato nel 2016 e diventato operativo a tutti gli effetti poco più di un anno fa, non poteva essere applicata per l’ampia area dove insiste, dopo oltre 40 anni, il Villaggio Salinello.
Per questo motivo l’atto con il quale l’area è stata “disegnata” nel Prg come camping e villaggi turistici di nuova formazione, limitatamente alla struttura in questione, va annullata. E’ l’esito del ricorso al Tar presentato, lo scorso anno, dalla proprietà del villaggio vacanze sulla riviera sud di Tortoreto dopo che l’osservazione di natura urbanistica, in sede di approvazione del Prg, era stata rigettata. La questione è molto tecnica e nello specifico i giudici amministrativi hanno parzialmente accolto il ricorso. In pratica solo la questione urbanistica legata al villaggio è stata “stralciata” dall’impianto complessivo del nuovo Prg.
“Resta incomprensibile il fatto che, data per certa l’esistenza in concreto nel territorio di Tortoreto di aree classificabili “Campeggi e Villaggi turistici esistenti” con residua vocazione edificatoria (altrimenti non si spiegherebbe l’aver previsto in astratto tale categoria)”, si legge nel dispositivo, “all’area di proprietà della ricorrente, in maniera inconfutabile occupata da decenni da un campeggio, sia attribuita la conformazione di Sottozona D4.b “Campeggi e villaggi turistici di nuova formazione” senza averne distinto le parti libere, suscettibili di autonoma progettazione, anche e soprattutto in relazione agli standard (il cui livello è rimesso alla scelta del pianificatore come correttamente osservato dal Comune), da quelle a vocazione edificatoria di completamento”.
In poche parole, restano gli stessi standard urbanistici pregressi in fatto di completamento e di potenziali aree di cessione.