Tortoreto. L’attività di recupero consente di non generare aumenti nelle bollette della Tari. Non subirà rincari, nemmeno relativamente agli adeguamenti Istat, il costo dei rifiuti per famiglie e imprese di Tortoreto.
Il piano finanziario legato al ciclo integrato dei rifiuti, elaborato dalla Poliservice, infatti, è stato approvato nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, l’ultima dell’era Piccioni uno. Ebbene, il documento finanziario relativo al costo dei rifiuti, che poi sarà l’indicatore per calcolare le bollette che saranno recapitate a domicilio dei tortoretani, non prevede aggravi di costi e di riflesso le tariffe saranno le stesse del 2021.
Il rilievo è stato evidenziato nel corso dell’assise civica, dal vicesindaco con delega ai tributi Francesco Marconi. E la possibilità di congelare potenziali aumenti, che in altre realtà territoriali si potrebbero generare, anche in ordine ai maggiori oneri in discarica e i costi di trasferenza (anche relativamente al prezzo dell’energia), ruota attorno alla costante opera di recupero della tassa elusa o non pagata e la riduzione del fondo di crediti di dubbia esigibilità, che per effetto di tale operazione si è sensibilmente ridotto.
Nel 2020 il fondo era di circa 500mila euro, sceso a 123mila nel 2021 per ridursi ulteriormente nell’annualità in corso a 73mila. Per quanto riguarda l’attività di accertamento della Tari gli ultimi dati, relativi all’annualità 2016, hanno previsto l’invio di 464 avvisi di accertamento per omessa dichiarazione sul totale (100mila euro) e ulteriori 993 avvisi per omesso versamento per un controvalore di 647mila euro.
Per quanto riguarda l’annualità 2021, l’Ente h incassato 2,3 milioni di euro, che poi è una partita di giro da trasferire alla Poliservice, pari al 69% del gettito previsto.
“L’approvazione del rendiconto”, sottolinea il vicesindaco Francesco Marconi, ” con i dati in esso contenuti, evidenzia lo stato di salute del bilancio comunale e della bontà delle scelte fatte. E sotto questo aspetto la capillare attività di recupero della Tari ha consentito di mantenere inalterate le tariffe, nonostante adeguamenti Istat e costi che sono lievitati per lo smaltimento”.
Il piano finanziario approvato in consiglio, per l’intero ciclo integrato dei rifiuti, prevede una spesa complessiva di 2,9 milioni per l’anno 2022, così ripartiti: 963mila di quota fissa e 1,9 milioni per quella variabile.