Dopo quasi nove ore di trattativa, ieri sera alle 21, è stato firmato il verbale di accordo per la vertenza Ipersimply. Una lunga giornata attorno al tavolo delle relazioni industriali alla presenza costante delle istituzioni dal presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto.
Punti fermi la richiesta di Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per un periodo di 12 mesi da parte dell’azienda, la ricollocazione del personale disponibile al trasferimento, la riconsegna della licenza commerciale a titolo gratuito al Comune di Teramo o ad altri soggetti imprenditoriali interessati al punto vendita.
Ma quello sottoscritto ieri sera è un accordo quadro dettagliato che disciplina numerosi aspetti e, in caso di non approvazione del Ministero del Lavoro della Cassa integrazione straordinaria, prevede la riapertura del tavolo della trattativa.
Nel verbale si legge “la ricollocazione del personale in esubero che ne faccia richiesta a SMA S.p.A. entro il periodo di vigenza della C.I.G.S., presso le proprie unità produttive, così come individuate nella tabella che l’Azienda allega al presente verbale e di cui le OO.SS. prendono atto; il ricorso ad eventuali licenziamenti nei confronti di quei lavoratori che manifesteranno la non opposizione al recesso; impegno di SMA S.p.A. a favorire la ricollocazione di parte dei lavoratori in esubero attraverso la raccolta e l’invio di curricula(previo assenso degli interessati anche ai fini del rispetto della normativa sulla privacy) e la trasmissione dei medesimi a competitor presenti sul territorio; la riconsegna della licenza commerciale a titolo gratuito al Comune o ad un eventuale soggetto imprenditoriale disponibile a riallocarsi nel sito di Piano D’Accio.
“La vertenza Ipersimply è la testimonianza di quanto sia fondamentale il rapporto fra territorio e istituzione e fra mondo dell’impresa e istituzione – commenta il presidente Renzo Di Sabatino – qui la sinergia e l’influenza degli enti locali ha fatto la differenza rispetto ad un avvenimento che non può essere cancellato ma fortemente ammortizzato nelle sue conseguenze sociali. In seguito alla riforma delle Province il servizio delle relazioni industriali è passato alla Regione ma è fondamentale che non venga sminuito o compresso il suo ruolo di agente locale di mediazione nelle vertenze: noi lo abbiamo sempre concepito così, non come un terminale burocratico o amministrativo ma un facilitatore nella ricerca di soluzioni”.
Per il sindaco D’Alberto : “E’ stato raggiunto l’obiettivo di creare le condizioni immediate per richiedere la cassa integrazione. Le istituzioni sono state presenti con grande partecipazione in tutti i passaggi della vicenda e lo saranno ancora per tutelare le maestranze e per dare un significativo segnale. Mi sento di ringraziare tutti per il lavoro di squadra efficace che è stato condotto: dalle istituzioni ai lavoratori, i quali ancora una volta hanno manifestato un atteggiamento estremamente corretto. Traspare anche da questo il desiderio di rinascita della comunità teramana, e tali situazioni sono un segnale importante per tutti”. Dal canto suo, il capogruppo consiliare di Insieme Possiamo, Andrea Core, anche lui sempre presente durante la contrattazione, sottolinea che: “L’amministrazione continua a lavorare per trovare possibili attività commerciali interessate a rilevare il sito perché non si vuole perdere un polo produttivo e si vuole raggiungere l’obiettivo di tornare a dare una occupazione a coloro che saranno temporaneamente in cassa integrazione”.
Gli altri presenti al tavolo: Pierluigi Babbicola – Responsabile del Procedimento per il Servizio Relazioni Industriali; per SMA S.p.A. Dario Bresciani e Dante Traini, rispettivamente Responsabile Relazioni Sindacali e Responsabile Personale Area 3; per la R.S.U. del punto vendita IPER SIMPLY di Teramo Concetta Murri, Manola Florà, Deborah Silvestri e Mario Maselli;; per le organizzazioni sindacali Emanuela Loretone e Luca Di Polidoro, rispettivamente per la FILCAMS – C.G.I.L. e FISASCAT – C.I.S.L.
Le parti si aggiorneranno a stretto giro perché i fondi a disposizione nel decreto Genova saranno presto assegnati.