Teramo, truffa da incubo: gli svuotano il conto con una finta telefonata

Si chiama tecnica dello “smishing” e in pochi secondi può portarti via tutti i risparmi di una vita intera. Bisogna fare assoluta attenzione

Teramo, ancora una volta arriva il momento di raccontare una nuova storia di truffa online, e purtroppo le cifre in ballo non sono certo irrisorie. Un commerciante di 58 anni si è visto letteralmente volatilizzare dal conto ben 10mila euro.

Truffa telefonica
Teramo, truffa da incubo: gli svuotano il conto con una finta telefonata – Abruzzo.cityrumors.it

Tutto grazie a un finto messaggio e a una telefonata diabolica. Ormai è chiaro, da quando la pandemia ci ha costretto a vivere online, le frodi sono triplicate.

Internet, che doveva essere la salvezza durante i lockdown, è diventato il terreno di caccia preferito per i malintenzionati, pronti a sfruttare la nostra ingenuità o la poca dimestichezza con la rete per alleggerirci il portafoglio.

E una volta sdoganata questa pratica, si è consolidata negli anni successivi, registrando una lunga serie di eventi di questo tipo. In questo caso, i truffatori hanno utilizzato la tecnica dello “smishing”, una strategia subdola che ti arriva dritta sul telefono.

Come funziona la tecnica dello “smishing”

Ti mandano un SMS che sembra provenire dalla tua banca, dicendoti che ci sono accessi sospetti al tuo conto e invitandoti a cliccare su un link per “verificare” la tua identità. Clicchi, ovviamente preso dal panico, e finisci su una pagina web che sembra identica a quella della tua banca, ma è una trappola.

Signore al telefono
Come funziona la tecnica dello “smishing” – Abruzzo.cityrumors.it

In quel momento però non te ne rendi conto, inserisci le tue credenziali e i dati della carta di credito, e addio soldi. Ma non è finita qui. In questo caso specifico, la vittima ha ricevuto anche una telefonata da un truffatore che si è spacciato per un dirigente della banca.

Con una bella parlantina, lo ha convinto a “versare” tutti i soldi che aveva sulla carta di credito su un’altra carta, promettendogli una restituzione immediata con un bonifico. Ovviamente, quel bonifico non è mai arrivato. Il pover’uomo, con il conto in rosso di 10mila euro, non ha potuto fare altro che denunciare tutto. E ancora una volta, le forze dell’ordine ci mettono in guardia: mai rivelare codici o dati sensibili tramite SMS o email.

LEGGI ANCHE… L’Aquila, 80enne vittima di una truffa: decisivi i carabinieri

Prima di fare qualsiasi cosa, la mossa più intelligente è contattare direttamente la polizia o i carabinieri. Perché fidarsi di un messaggio o di una telefonata, soprattutto quando si parla di soldi, può costare davvero caro. La speranza è che prendano questi truffatori e che il commerciante riesca a recuperare i suoi sudati risparmi.

Gestione cookie