Teramo. Una lettera sull’obbligo di miglioramento sismico con il 110%: è quella che il Presidente API (Associazione Piccole e medie Industrie) Teramo, ingegnere Alfonso Marcozzi, ha scritto al Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini.
“Onorevole grazie, veramente grazie perché in maniera decisa è intervenuto su un tema che dovrebbe stare a cuore del legislatore e della collettività: la messa in sicurezza sismica del ns patrimonio, soprattutto in queste ns aree fortemente a rischio sismico. E’ stata una scelta veramente scellerata da parte del legislatore consentire di portare a casa qualunque importo (110%) indipendentemente dalla tipologia di interventi di messa in sicurezza sismica.
Questo ha comportato il proliferare di qualunque tipologia di intervento che nulla ha a che vedere con un reale miglioramento della risposta sismica delle strutture. Stiamo tappezzando di cerotti gli edifici, stiamo rifacendo il trucco alle facciate, ma del reale miglioramento sismico delle strutture, in pochi, veramente pochi, se ne sono preoccupati. Il risultato: ci stiamo ingannando, stiamo ingannando l’utente finale, immense risorse messe in campo, oneri economici traslati alle prossime generazioni, rischio sismico ante e post inalterato.
Onorevole, come ha ben ricordato negli ultimi 12 anni, la spesa sostenuta e da sostenere per la riparazione dei danni da sisma supera i 50 Mrd di EUR, in media parliamo di 4,1 Mrd/anno, in linea con i numeri che da tempo sono noti a far data del sisma del Belice (1968) ad oggi. Non permetta che in abbinamento ai danni di riparazione sisma vengano consentiti interventi con il 110% che non documentino un reale miglioramento sismico secondo norma, non permetta di utilizzare il 110% per l’efficientamento energetico se prima non si dimostra che l’edificio ha un buon livello di sicurezza SISMICA (60%).
E’ veramente assurdo che il legislatore metta lacci e lacciuoli sulle asseverazioni, sui prezzari da prendere a riferimento, infischiandosene del risultato atteso in termini di sicurezza sismica: l’interesse è solo la carta. Tutto ciò comporta che al prossimo terremoto, soprattutto nelle ns aree, staremo punto a capo”.