La giunta comunale di Teramo, nell’ultima seduta, ha approvato lo schema di convenzione per la concessione a Istituti, Fondazioni e associazioni della gestione delle cosiddette strutture socializzanti presenti sul territorio comunale.
A essere interessate, al momento, saranno le strutture di Colleatterrato alto e Colleparco, che comprendono oltre a due campetti anche alcuni locali da utilizzare come luoghi di aggregazione. Nei prossimi giorni lo stesso schema sarà adottato per altri spazi con la stessa funzione.
“Il Comune di Teramo è proprietario di alcune strutture socializzanti realizzate nel corso degli anni – spiega l’assessore alle manutenzioni Valdo Di Bonaventura – per alcune delle quali, da decenni, si riscontrano oggettive difficoltà di gestione mai risolte. A oggi infatti, a fronte di numerose richieste di utilizzo da parte delle comunità interessate, non abbiamo sufficiente personale per garantire tutte le attività ordinarie connesse ad una corretta gestione degli immobili e per questo abbiamo deciso di concederli a terzi, attraverso apposita convenzione, così da garantirne la più ampia fruibilità da parte della cittadinanza”.
La concessione, secondo quanto stabilito dallo schema approvato in giunta, avrà una durata di 6 anni, rinnovabili per altri sei, e la relativa convenzione potrà essere stipulata, attraverso una procedura comparativa aperta, con Istituti, Fondazioni, associazioni culturali, ricreative ed assistenziali, del volontariato e religiose, che perseguono fini di rilevante interesse a livello regionale, provinciale e comunale. Tra i soggetti concessionari saranno ammessi anche tutti gli enti del terzo settore e, in subordine, se non dovesse arrivare nessuna proposta, anche associazioni o società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive o agli enti di promozione sportiva riconosciute dal Coni, iscritte al registro nazionale Coni e che svolgono le loro attività senza fini di lucro e gruppi di discipline sportive associate.
“Al concessionario spetterà in particolare garantire la fruizione gratuita al pubblico per la maggior parte degli orari di funzionamento delle strutture – aggiunge l’assessore Di Bonaventura – e sostenere le spese di gestione e di ordinaria manutenzione, comprese le utenze dei servizi. Per quanto concerne il canone annuo, quest’ultimo varia da 1.000 a 1.500 euro a secondo della struttura. Voglio sottolineare che siamo arrivati a questa decisione con l’obiettivo di continuare a garantire e valorizzare beni che rappresentano, soprattutto per i quartieri periferici e le frazioni, veri e propri punti di aggregazione e promozione di valori positivi legati allo sport, alle attività sociali, alla condivisione di spazi comuni e di progetti “.