Teramo, servizi per l’infanzia: il Comune istituisce il Coordinamento pedagogico e il Comitato tecnico-scientifico

Dare piena attuazione al sistema integrato 0-6 e promuovere lo sviluppo di una rete più ampia tra i servizi educativi e le scuole dell’infanzia. E’ l’obiettivo che l’amministrazione comunale di Teramo intende perseguire, anche in relazione a quanto previsto dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, con l’istituzione del Coordinamento pedagogico territoriale 0/6 e del Comitato tecnico-scientifico provinciale.

L’istituzione dei due organismi, approvata con apposita delibera di Giunta, va nella direzione di implementare sempre più i servizi per la prima infanzia e promuovere il dialogo, la cooperazione e la collaborazione tra istituzioni, associazioni e genitori così da far sviluppare, come indicato dalla Linee pedagogiche 0/6 e dagli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia “una riflessione pedagogica centrata sul territorio, che cerchi di rappresentarsi le condizioni di vita e i diritti dell’educazione e di cittadinanza di tutti i bambini, anche di coloro che non frequentano alcun servizio educativo o scuola dell’infanzia”.

Nello specifico il Coordinamento pedagogico si occuperà dell’orientamento pedagogico e del sostegno allo sviluppo della rete di tutte le strutture del sistema integrato 0-6, della promozione e progettazione della formazione continua del personale in raccordo con il Piano nazionale di formazione, della  collaborazione con le Università per la formazione di base per l’accesso alla professione di educatore e docente, della promozione di ricerche e iniziative di innovazione organizzativa, educativa e didattica e della consulenza professionale, con un focus mirato anche al funzionamento pedagogico dei poli per l’infanzia.

L’organismo sarà composto dall’assessore della Pubblica Istruzione, dal dirigente del settore della Pubblica Istruzione, dai Coordinatori dei servizi educativi 0/3 e delle scuole dell’infanzia pubblici, dai coordinatori servizi educativi 0/3 e scuole dell’infanzia a gestione privata, da un dirigente/rappresentante per ogni scuola dell’infanzia statale e sezione primavera, da un dirigente/coordinatore delle scuole dell’infanzia paritarie, da un rappresentante ciascuno per il Gruppo nazionale Nidi e Infanzia territoriale Abruzzo e Associazione Teramo Children, da un coordinatore provinciale per l’Ufficio scolastico regionale e da un rappresentante dell’Ufficio scolastico della provincia di Teramo.

Il ruolo del Comitato tecnico-scientifico sarà invece quello di agevolare la realizzazione delle attività formative, attraverso la rilevazione dei bisogni formativi sul territorio, l’elaborazione di linee guida pedagogiche su base provinciale, nel rispetto degli indirizzi regionali, ferma restando la competenza gestionale sull’organizzazione della formazione demandata ai Comuni capoluogo, il supporto per la realizzazione dei percorsi formativi, il monitoraggio dei percorsi, la cura della documentazione, la promozione di ulteriori iniziative di formazione in servizio per tutto il personale del sistema integrato e per i componenti il coordinamento pedagogico territoriale; supporto ai poli 0/6 eventualmente costituiti.

A costituirlo saranno il dirigente del settore Pubblica Istruzione del Comune capoluogo, un rappresentante dell’Ufficio di ambito territoriale dell’Ufficio scolastico regionale, un dirigente scolastico del primo ciclo di istruzione, un docente di scuola dell’infanzia statale, un rappresentante dei servizi educativi accreditati, un rappresentante delle scuole dell’infanzia paritarie, un rappresentante delle associazioni professionali/di categoria dei servizi educativi operanti nella regione Abruzzo.

“Si tratta di un ulteriore passo in avanti fatto da questa amministrazione sul tema dei servizi per la fascia 0-6 anni – sottolinea l’assessore alla pubblica istruzione Andrea Core – il Coordinamento pedagogico e il Comitato tecnico scientifico saranno fondamentali per garantire uniformità su tutto il territorio, non solo a livello comunale. Integrare e far collaborare quelle che sono le migliori competenze per mettere al centro i bambini e le bambine e la loro formazione: questa è la sfida che abbiamo lanciato due anni fa e che passo dopo passo stiamo realizzando”.

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