Tra il Comune di Teramo e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Teramo, starebbe per essere firmato un protocollo d’intesa per intraprendere un percorso di collaborazione a supporto della progettazione delle nuove aree verdi e della riqualificazione di quelle esistenti. A farlo sapere è il Presidente del Collegio Provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati di Teramo, Agronomo Emanuele Pierannunzi.
“Si tratta di una iniziativa lodevole ed importante alla quale anche il nostro Collegio intende aderire anche perché, molte delle funzioni indicate dal protocollo e sottolineate dall’Assessore al ramo, Valdo Di Bonaventura, sono in capo al nostro Collegio e richiedono quindi le competenze di un agrotecnico o, quantomeno, il suo supporto”.
“Spiace constatare come, ancora una volta, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Teramo abbia deciso di proporre un’iniziativa tanto importante senza coinvolgere il nostro Collegio che, in provincia di Teramo, registra un maggior numero di iscritti rispetto al loro, preferendo invece invitare l’Ordine degli Architetti che, con il dovuto rispetto, ha un ruolo decisamente più sfumato quando si parla di progettazione delle nuove aree verdi, della riqualificazione di quelle esistenti e del monitoraggio del patrimonio arboreo” prosegue Pierannunzi.
“Auspichiamo quindi che il Comune di Teramo, nella persona del Sindaco Gianguido D’Alberto e dell’Assessore Valdo Di Bonaventura, decida di coinvolgere, come è giusto, anche il Collegio Provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati di Teramo nella stesura e nella firma di questo protocollo così importante per il comune capoluogo e di coinvolgerci nella prossima “Festa dell’Albero”, che si terrà proprio presso l’Istituto Agrario “Di Poppa-Rozzi”, scuola da cui sono usciti moltissimi agrotecnici del nostro Collegio, ed in tematiche centrali per la nostra professione come il monitoraggio ed il controllo del patrimonio arboreo e la potatura degli alberi.
Non vorremmo infatti che, dalla stesura del “protocollo d’intesa” siano esclusi proprio gli agrotecnici ai quali tale materia è demandata e che nel prossimo “Regolamento del Verde”, siano illegittimanente attribuite competenze ai soli agronomi a discapito dei nostri iscritti e della loro professione”.