30 ottobre 2016: uno dei terremoti che ha scosso profondamente Teramo e tutto il territorio provinciale dopo quello già rovinoso del 24 agosto. Il 30 ottobre 2018 una data “storica” per la città, come è stata definita dagli interessati questa mattina, con il patto stretto fra le istituzioni, Comune, Provincia e Camera di Commercio e il mondo imprenditoriale rappresentato dal Consorzio Shopping Teramo Centro: un patto sancito in nome della rinascita del capoluogo a partire da un ampio cartellone di progetti e iniziative che parte dal Natale ma vuole guardare oltre.
Questa mattina in Provincia il presidente Renzo Di Sabatino, il sindaco Gianguido D’Alberto, il presidente della Camera di Commercio, Gloriano Lanciotti e il delegato del Consorzio “Shopping in Teramo centro” Manuel Aceto insieme alla presidente Daniela Ciarrocchi e al tesoriere Daniele Di Battista hanno sottoscritto la nascita del Comitato “Ri-nascita con la luce e la storia” : una proposta partita dai commercianti teramani, sostenuta dalla Provincia che ha coinvolto gli altri enti.
“Perché il capoluogo e il suo ruolo in Abruzzo sono fondamentali per tutto il territorio, perché dopo i terremoti e i problemi ancora enormi che dobbiamo affrontare abbiamo bisogno di segni e messaggi di riscatto sociale ed economico, dobbiamo pensare non solo a ricostruire le case ma anche il tessuto umano e collettivo sfilacciato dagli eventi” ha affermato il presidente Di Sabatino nell’ultimo giorno delle sue funzioni (domani si vota il nuovo Presidente della provincia). A tenere a battesino la nascita del Comitato anche l’assessore regionale al Turismo, Giorgio D’Ignazio: “Con una squadra così possiamo davvero sperare nel rilancio” ha affermato annunciando che per la prima volta, Teramo, ospiterà la manifestazione regionale destinata ai tour operator “Destinazione Abruzzo” dal 12 al 14 dicembre.
Il progetto, la cui realizzazione viene affidata al Consorzio di privati, prevede tre direttrici: la città allestita e illuminata in occasione delle feste natalizie (anche con tecniche di video mapping e light design) seguendo una linea coordinata che riguarderà tutto il centro storico; non si tratta semplicemente di luminarie ma di una scenografia complessiva che caratterizzerà il centro; un percorso culturale identitario collegato alla figura del santo patrono, San Berardo, ricondotto all’idea (anche laica) di protezione e di pace sociale, alla riscoperta di luoghi e storie della città (con il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie); un cartellone di eventi e manifestazioni che avrà una regia e un unico brand immediatamente riconoscibile all’esterno. Uno dei simboli sarà la tavola conviviale che verrà allestita in una delle piazze; altro elemento che sarà “iconografato” il lavoro che faranno i bambini, cittadini del futuro, sulla figura di San Berardo. Nel percorso è stato coinvolto anche il Vescovado nella persona di monsignor Lorenzo Leuzzi e dei suoi collaboratori. Infine, ma non da ultimo, il cartellone di eventi, in primis i concerti, che accompagneranno la città al Capodanno.
“Vogliamo riportare in città i teramani e anche visitatori – ha sottolineato il sindaco Gianguido D’Alberto ringraziando Renzo Di Sabatino per il lavoro svolto e per essersi fatto carico di costruire il progetto quando la città era commissariata e senza un’amministrazione – vogliamo accendere le luci sia in senso metaforico che materiale: riaccendere l’interesse e il senso di comunità”. La realizzazione dell’iniziativa coinvolge più di un Assessorato comunale: quello agli eventi e al commercio diretto da Antonio Filipponi e quello alla Pubblica Istruzione gestito dalla vice sindaca Cristina Marroni.
“E’ un working progress – ha specificato Filipponi – oggi mettiamo un punto fermo rispetto al lavoro compiuto in questi mesi anche per sensibilizzare gli enti rispetto alle azioni e agli investimenti e dobbiamo rigraziare la Regione e la Fondazione Tercas per l’attenzione che ci hanno dedicato”. Per Gloriano Lanciotti: “si può parlare di un patto storico fra istituzioni nel segno di un rilancio che avrà certamente e immediatamente ricadute positive sul tessuto economico”.
“E’ un metodo nuovo – ha sottolineato Manuel Aceto – e mi pare che questo sia l’aspetto più importante: abbiamo trovato accoglienza e impegno, anche per noi è un’esperienza originale che affrontiamo con entusiasmo: alla fine il messaggio è chiaro, vogliamo invitare tutti gli abruzzesi e non solo a passare il Natale con noi ma ci auguriamo che questo modello di lavoro prosegua anche dopo”.