Teramo, licenziamento bis per l’agente della polizia locale: la posizione del sindacato CSA

Teramo. Incredulità e stupore per il licenziamento bis di Anna Capponi, l’agente della polizia locale di Teramo che dopo il provvedimento del 2013, di licenziamento per le stesse ragioni, ora viene è destinataria di analogo procedimento.

 

A manifestare il proprio disappunto per la vicenda è il sindacato CSa Dipartimento Polizia locale (coordinamento provinciale di Teramo), che prende posizione sulla vicenda in maniera molto netta.

L’agente era stata reintegrata nel novembre del 2014 con ordinanza del giudice del lavoro Pietropaolo, e, con sentenza  n. 473/2018 del  04/06/18 del giudice del lavoro Dr. Giuseppe Marchegiani veniva  deciso  “ di accogliere l’opposizione confermando la condanna del Comune di Teramo alla reintegrazione della lavoratrice nel posto di lavoro precedentemente occupato oltre al risarcimento del danno subito a causa del licenziamento, come liquidato nell’ordinanza opposta “.

 

“Il Sindacato”, si legge in una nota,”  in questi anni ha diffidato il Comune di Teramo per episodi di demansionamento e attribuzione di mansioni inferiori impartite  illegittimamente, per richiami ingiustificati e per mancata assegnazione di postazione e mezzi di lavoro. Di fatto  emarginata e privata del proprio status nonostante un curriculum che l’aveva vista destinata agli Uffici della locale Procura.

Nonostante le diffide inoltrate ad utilizzare l’agente in conformità alle mansioni di contratto e le richieste di conciliazione dinanzi all’Ispettorato del Lavoro, il Comune di Teramo non solo non ha conciliato ma , ha continuato a discriminare la lavoratrice tanto  che , nel novembre 2017 , ha chiesto l’intervento della Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri , con la quale il sindacato ha lavorato in sinergia proponendo delle richieste conciliative sia per avere riassegnate le mansioni precedentemente occupate che per ripristinare il benessere organizzativo tutelato dal D. Lgs. n.81\2008. Questioni  che ad oggi rimangono aperte.

 

Questa Organizzazione Sindacale auspica che l’Agente di Polizia Locale possa essere reintegrata al più presto nel proprio posto di lavoro e riassegnata alle mansioni precedentemente svolte in maniera esemplare agendo sempre con lealtà e dignità”.

 

 

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