Teramo. Questa mattina nella conferenza stampa è stato fatto il punto su alcune attività del Dipartimento cardiovascolare, diretto da Cosimo Napoletano, e sulle vaccinazioni.
“Il Dipartimento cardiovascolare dell’ospedale di Teramo è storicamente protagonista, nel panorama cardiologico nazionale, del trattamento delle patologie cardiovascolari”, ha affermato il direttore generale Maurizio Di Giosia, “tanto che nel piano di riordino della rete ospedaliera è stato riconosciuto come Dea di secondo livello”.
Il responsabile dell’Emodinamica, Franco De Remigis, ha illustrato i risultati ottenuti. In particolare è stato illustrato il caso di una donna ottantenne ricoverata in gravi condizioni cliniche nella terapia intensiva cardiologica di Teramo: aveva subito un intervento cardiochirurgico di sostituzione valvolare aortica dieci anni prima e la sua protesi valvolare aveva subito una degenerazione con rottura di una cuspide a cui si era aggiunta un’insufficienza severa della valvola mitrale. La donna, ricoverata con uno scompenso cardiaco terminale, è stata sottoposta a doppio intervento di riparazione di valvola aortica e mitralica. Un intervento di complessità rara, di simili non si hanno tracce nella letteratura scientifica internazionale.
Il direttore della Rianimazione cardiochirurgica, Francesco Taraschi, ha illustrato in particolare l’impiego delle somme raccolte con un crowdfunding dall’associazione Progetto Vita. Dal primo lockdown sono stati raccolti 159.498mila euro, donati soprattutto dalla popolazione teramana. Sono stati impiegati per acquistare diverso materiale e, anche con fondi della Asl, una Ecmo, un macchinario che supporta le funzioni vitali di pazienti con grave insufficienza cardiaca e respiratoria. Si tratta della seconda Ecmo in dotazione al reparto ed è destinata a pazienti Covid positivi. E’ stata determinante per salvare la vita a tre pazienti, di 52, 42 e 29 anni.
Inoltre Donatello Fabiani, responsabile dell’unità operativa semplice “Cardiologia dei Servizi” del Mazzini ha fatto il punto su tutte le attività ambulatoriali, dalle più semplici come l’elettrocardiogramma a quelle tecnologicamente e clinicamente più complesse. Spiccano l’ambulatorio di cardiologia pediatrica e quello di cardio-oncologia è rivolto alla valutazione cardiologica di pazienti che seguono trattamenti chemio o radio-terapici. È imminente l’allestimento di un nuovo ambulatorio dedicato allo studio dell’Amiloidosi cardiaca, patologia infiltrativa largamente sottostimata nella popolazione.