La cooperativa sociale Tercoop di Teramo, che ha in gestione la maggior parte degli stalli in città, contesta tramite il presidente Leo Iachini il bando di gara.
“L’attuale proposta di gara, rispetto al pessimo bando precedente che non era andato a buon fine cambia poco e se come sembra gli introiti derivanti dalle sanzioni vengono cancellate, lo peggiora pure – dice – La stima dei ricavi per l’anno di gestione (776mila euro) sul quale il bando è stato formulato è in eccesso di almeno 150mila euro e sarebbe già un successo eguagliare l’attuale fatturato di circa 600mila euro. Il numero degli stalli più produttivi (in Piazza Martiri Pennesi, in Corso De Michetti, Piazza Gasbarrini e Largo Anfiteatro) è diminuito, sostituiti da stalli dislocati in zone meno redditizie. Le tariffe aumentano di 20 o 30 centesimi per la prima ora di sosta tranne in via Savini dove il costo della prima ora scende ad un euro anziché l’attuale uno e venti, però i relativi maggiori introiti verrebbero riassorbiti dal frazionamento della tariffa che sarà proporzionale al tempo di sosta, fino a scendere con gli abbonamenti previsti per le soste lunghe che diventando meno costose rispetto alle attuali tariffe, sarebbero incentivate”.
Ma non è tutto, perché resterebbero solo 150mila da destinare al personale: “Nella triste eventualità di una conferma di questo bando di gara, i madornali errori degli “stimatori” ricadrebbero come una mannaia non sul Comune o sul gestore, ma su quei lavoratori che l’Amministrazione comunale e tutte le parti politiche affermano di voler tutelare. Numeri alla mano, i ricavi realisticamente preventivabili non sarebbero sufficienti nemmeno a garantire 14 full time, ma essendo previsti punteggi per ogni ulteriore assunto, il rischio sarà di avere almeno una ventina di lavoratori riassorbiti che si vedranno ridotto il salario a circa 300 euro al mese per una decina di ore a settimana di lavoro. Di fatto sarebbero tutti dei disoccupati”.
Iachini chiede adesso fatti concreti al Comune, anche in virtù del prossimo tavolo di incontro programmato per lunedì pomeriggio: “Che fine ha fatto la nostra proposta di Contratto misto che oltre a salvaguardare tutti i posti di lavoro garantisce il massimo guadagno per il Comune, prevedendo di destinare tutti gli utili ricavabili dalla gestione delle strisce blu a vantaggio della collettività teramana? Il Ssndaco ritiene indispensabile una gara ponte di un anno per avere il tempo di mettere a punto un partenariato pubblico-privato che oltre ai parcheggi a pagamento preveda la gestione di altri servizi, però la gara proposta sulla falsariga di quella precedente abortita si rivelerebbe un disastro dal punto di vista occupazionale e sociale. Il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Timoteo, per evitare questa sciagurata eventualità ha proposto una gara ponte alle stesse condizioni dell’attuale gestione, con l’obbligo di custodia e l’esclusione dei parcometri. Basterebbe riprendere dall’archivio comunale uno degli ultimi 3 bandi di gara per salvare i posti di lavoro, chiunque dovesse vincere la gara. Confidiamo nel senso di responsabilità dell’Amministrazione comunale”.