Cinque candidati, vedendosi escludere dal concorsone e ritenendo erroneamente valutate le risposte fornite, si sono rivolti all’organizzazione sindacale infermieristica NurSind della provincia Teramana, che ha messo a loro disposizione i legali, Mira De Zolt e Simona Mazzilli.
I legali hanno fatto ricorso al TAR Abruzzo. Il Tribunale amministrativo, in prima battuta in via cautelare, ha disposto l’ammissione dei 5 ricorrenti a sostenere le prove concorsuali, all’esito delle quali, gli stessi sono risultati tutti idonei e rientrati, quindi, nella graduatoria finale.
Fa sapere il Nursind: “Le decisioni del TAR scaturiscono dall’aver riconosciuto l’ambiguità di un quesito, che ammetteva più risposte esatte tra quelle proposte (quesito relativo alla definizione di “Near Miss event”); l’erroneità della domanda relativa alla possibilità per il datore di applicare sanzioni disciplinari, recante un articolo del codice civile che nulla ha a che vedere con l’oggetto della domanda; la violazione del principio di par condicio competitorum e di imparzialità, per aver attribuito a tutti i concorrenti un punteggio positivo avendo ravvisato ambiguità nel quesito che erroneamente declinava l’IPASVI (Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi in pratica l’ordine degli infermieri oggi OPI) quale Cassa professionale previdenziale”.