L’animale, spaventato dall’arrivo dell’automobile, è fuggito verso via Barnabei, probabilmente per raggiungere il parco fluviale del Tordino, dal quale, verosimilmente, proveniva.
Una dimostrazione ulteriore, insieme ad altre testimonianze di animali, di piccola e grossa taglia, che si avvicinano alla città, di come sia necessario preservare i corridoi ecologici, ampliandoli e aumentandoli, onde permettere alla fauna selvatica di coesistere con l’ambiente antropizzato.
E proprio in tal senso la Provincia di Teramo sta portando avanti un interessante progetto, denominato ReTer, con l’obiettivo di individuare la rete ecologica provinciale e di integrarla con la pianificazione urbanistica e territoriale, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale in primis, e le altre reti territoriali (stradali, ciclistiche, infrastrutturali in genere, per la produzione dell’energia, ecc.). Il progetto, coordinato dall’Ufficio Urbanistico della Provincia, vede al lavoro un gruppo interdisciplinare di tecnici (forestali, naturalisti, pianificatori, architetti, ecc.) che, nei prossimi mesi, consegnerà gli elaborati della rete al Consiglio provinciale per l’approvazione, permettendo, così, l’adeguamento dei piani regolatori comunali e degli altri strumenti di pianificazione in chiave “green”.