Il primo evento ha avuto luogo alle 9.00 ed è consistito nella deposizione di una composizione floreale presso il cippo in onore ai Caduti collocato nel cortile interno della caserma. I fiori sono stati deposti dal Comandante Provinciale, Colonnello Emanuele Pipola, accompagnato dai Presidenti delle Sezioni dell’Arma in congedo di Teramo (il Maresciallo Maggiore Pietro Piccioni per l’ANC e l’App. Antonio Di Nardo per l’ANFor). All’evento ha assistito una sobria rappresentanza di personale della sede.
Successivamente, alle 10.00, si è svolta una cerimonia alla presenza di parlamentari e delle più importanti autorità provinciali civili, religiose e militari, delle associazioni Combattentistiche e d’Arma, delle vittime del dovere, dei familiari dei caduti e delle vedove e degli orfani assistiti dall’ONAOMAC. Nutritissima è stata la partecipazione delle amministrazioni comunali: i sindaci della provincia, ad eccezione di pochissimi che hanno comunque delegato un loro rappresentante, sono riusciti ad intervenire di persona, ricambiando simbolicamente la vocazionale vicinanza dell’Arma alle rispettive comunità. I gonfaloni della Provincia e del Comune di Teramo hanno impreziosito la cornice del luogo della cerimonia.
Per l’occasione è stata schierata una compagnia di formazione composta da un plotone di militari in Grande Uniforme Speciale, un plotone di Comandanti di Stazione territoriale, un plotone di militari delle Stazioni e dei Radiomobili del Comando Provinciale e un plotone di Carabinieri delle 7 Stazioni del Gruppo Forestale, delle 7 Stazioni “Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga” e del Nucleo Ispettorato del Lavoro.
Nel corso della cerimonia, iniziata con la resa degli onori al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, colonnello Emanuele Pipola, un ensemble di dodici fiati del conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo ha eseguito l’Inno Nazionale. Successivamente è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.
A seguire, il comandante provinciale, che a breve lascerà Teramo, ha tenuto il proprio discorso, durante il quale ha fatto alcuni cenni storici sulla Benemerita, evidenziato la sua vicinanza ai cittadini sin dalla fondazione, esaltato la sua funzione di rassicurazione sociale (“nei suoi 208 anni di storia, l’Arma si è costantemente rinnovata senza mai cambiare. È rimasta fortemente legata alle sue tradizioni e ai suoi principi fondamentali pur continuando ad evolversi, non solo da un punto di vista tecnologico, ma anche dell’adeguamento alle esigenze sempre mutevoli della società”), l’impegno durante la pandemia e la sensibilità ambientale sublimatasi nel 2017 a seguito dell’unificazione con il Corpo Forestale dello Stato. Ha inoltre ringraziato tutti i presenti e l’Arma in congedo (ANC e ANFor), esprimendo orgoglio e gratitudine per il senso del dovere, la disciplina e la generosità con cui i militari in servizio rappresentati nella compagnia di formazione operano costantemente a favore dei cittadini, realizzando la vocazione dell’Arma ad essere loro vicini.
Infine sono state consegnate le ricompense ad alcuni militari che si sono particolarmente distinti in servizio:
La ricompensa è stata ritirata dal Vice Brigadiere Gianfranco CASALUCE;
Sempre in tema di ricompense, è particolarmente degno di nota il fatto che oggi è stato consegnato a Napoli e Roma, a due Ispettori della Legione “Abruzzo e Molise”, il premio annuale per i Comandanti di Stazione che si sono particolarmente distinti per la meritoria attività svolta nel servizio d’istituto. Uno di loro è il Luogotenente Carica Speciale Francesco Farinaro, Comandante della Stazione di Martinsicuro, che avendo sempre operato brillantemente in un territorio particolarmente difficile, quest’anno potrà essere considerato anche ufficialmente un esempio per tutti coloro che rivestono la carica tanto delicata, quanto pregna di responsabilità, di Comandante di Stazione.
Il contributo dei Carabinieri della provincia di Teramo per il contenimento della diffusione del virus, è stato rilevantissimo e incessante sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Durante la pandemia moltissimi cittadini si sono rivolti quotidianamente all’Arma anche solo per avere indicazioni sugli obblighi imposti da norme che si sono susseguite a ritmi talvolta vertiginosi. E hanno sempre trovato risposta da parte non solo del 112, ma anche dalle Stazioni, dai loro Comandanti e dagli addetti, che li hanno sostenuti sollecitamente. Ha così trovato una nuova forma di piena ed estesa realizzazione la funzione di rassicurazione sociale, caposaldo della missione dei Carabinieri, che si è aggiunta all’obiettivo primario della tutela delle fasce deboli della popolazione, ancor più provate durante l’emergenza sanitaria.
È doveroso rammentare alcune iniziative sostenute dall’Arma in provincia di Teramo durante la pandemia. Durante la prima ondata, verificata in provincia di Bergamo la difficoltà di approvvigionamento dell’ossigeno per i pazienti domiciliari per carenza di recipienti, anche le Stazioni del teramano, su disposizione del Comando Generale e in collaborazione con i farmacisti del territorio, hanno localizzato le bombole vuote o inutilizzate da pazienti ormai deceduti o ricoverati in luoghi di lunga degenza. Le hanno quindi recuperate per poi affidarle alle aziende specializzate per la loro ridistribuzione secondo necessità.
Gli uomini e le donne dell’Arma hanno agevolato gli ultrasessantenni residenti in località rurali o comunque isolate, con minore dimestichezza nell’utilizzo del web o senza accesso alla rete, offrendo loro la possibilità di compilare presso le caserme – o a domicilio per le persone impossibilitate a spostarsi – i moduli per aderire alla campagna vaccinale.
In collaborazione con la Società Poste Italiane i Carabinieri hanno offerto la possibilità di riscuotere e consegnare a domicilio le pensioni, su delega, ai cittadini ultrasettantacinquenni non titolari di conto corrente, che non avessero familiari conviventi o vicini, oppure impossibilitati a raggiungere gli uffici postali.
Il 10 maggio 2020 l’Arma ha trasportato in tempi ristrettissimi, con propri automezzi e velivoli, del plasma iperimmune dal Policlinico San Matteo di Pavia all’ospedale di Atri, a beneficio di una paziente 70enne della provincia di Teramo, ricoverata da settimane perché contagiata e in gravi condizioni. La cura ha avuto effetto e la paziente è poi guarita.
Negli ultimi dodici mesi è stata avviata una seconda campagna informativa per sensibilizzare le persone anziane sui rischi di truffa ai loro danni. Sono stati effettuati incontri in tutti i comuni della provincia teramana, presso chiese, circoli e altri ritrovi dove Comandanti di Compagnia e di Stazione hanno fornito utili consigli per evitare truffe. In totale sono stati effettuati 67 incontri a cui hanno partecipato circa 3.000 cittadini.
Nell’ultimo anno il numero complessivo delle chiamate ricevute alle utenze di pronto intervento “112” delle tre compagnie si sono attestate a 82.338, sono stati 8.817 i reati commessi in provincia e per 8.199 (il 93%) ha proceduto l’Arma dei Carabinieri, che ha deferito 2.224 persone all’Autorità Giudiziaria (2.038 – 496 straniere – in stato di libertà e 186 – 49 straniere – in stato di arresto).
Complessivamente sono stati svolti: 17.584 servizi di prevenzione sul territorio, nel corso dei quali sono stati controllati 67.558 automezzi e identificate 97.655 persone; 3.324 servizi di Ordine Pubblico.
Di grande rilievo è stata l’attività di tutela delle fasce deboli condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Teramo. Nell’ambito delle 264 procedure di “codice rosso” avviate ex Legge 69/2019, sono state infatti denunciate 262 persone (2 arrestate in flagranza); chieste, ottenute e applicate 77 misure cautelari (27 in carcere, 5 arresti domiciliari, 28 divieti di avvicinamento alle vittime, 11 allontanamenti dalla casa familiare e 6 ammonimenti del Questore).
Le principali operazioni di servizio condotte negli ultimi dodici mesi sono sintetizzate di seguito:
Come è noto, dal 2017, a seguito dell’unificazione tra l’Arma dei Carabinieri e il Corpo forestale dello stato, è nato il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, un assetto organizzativo che raccoglie la sfida di ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, con la consapevolezza di quanto ciò sia fondamentale per l’uomo e gli altri esseri viventi. Un modello il cui punto di forza risiede nell’unitarietà organizzativa e nella stretta integrazione con il capillare reticolo di presidi dell’arma sul territorio, che garantisce a sua volta un sistema di allerta e di intervento diffuso ed efficiente, accrescendo l’efficacia delle attività preventive e repressive svolte dai reparti specializzati non solo per la tutela Forestale e della biodiversità e dei Parchi, ma anche per la tutela Agroalimentare e Ambientale e per la Transizione Ecologica.
Oggi l’Arma è quindi responsabilmente impegnata in una battaglia per la tutela della vita e della sua qualità, offrendo professionalità d’eccellenza che capitalizzano le straordinarie competenze del personale già appartenente al Corpo forestale dello stato e le complementari attitudini e capacità operative delle strutture speciali e territoriali dell’arma impegnate nella tutela dell’ambiente, dei beni paesaggistici e culturali e della filiera agroalimentare, nonché nella lotta al traffico illecito dei rifiuti e alle ecomafie in genere.
In provincia di Teramo hanno sede e operano, oltre al Comando Provinciale e a 7 Stazioni Carabinieri “Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga”, il Gruppo Carabinieri Forestale e il Nucleo Ispettorato del Lavoro, che hanno fornito un determinante contributo alla prevenzione e al contrasto delle violazioni normative dei settori di rispettiva competenza: